La Nuova Sardegna

Olbia

Sanità, prove di dialogo tra l’Ats e i sindaci

Sanità, prove di dialogo tra l’Ats e i sindaci

Nell’aula di via Nanni faccia a faccia del manager Moirano con i primi cittadini sulla riforma regionale

09 ottobre 2018
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OLBIA. La deadline è il 31 ottobre. Entro quella data la Regione dovrà presentare le sue controdeduzioni alla bocciatura del ministero della riforma della rete ospedaliera. E solo allora molte richieste che arrivano dai territori, dai medici di base a pediatra al servizio 118, potranno trovare risposte. Il manager dell’Ats, l’Azienda per la tutela della salute, Fulvio Moirano, entra senza timore nella gabbia dei leoni. Nell’aula consiliare di via Nanni i primi cittadini della Gallura portano per l’ennesima volta il carico dei disagi della sanità scaricati sulle loro spalle dai cittadini. La conferenza socio-sanitaria convocata dal presidente, Antonio Satta, schiera 22 fasce tricolori. Difficile però dare un senso pratico a un incontro così mastodontico. Ancora di più a ridosso delle elezioni. Ci prova il sindaco della Maddalena, Luca Montella a dare la rotta all’incontro. In cui però poi, dopo oltre tre ore, a tirare le somme, gli interventi politici hanno occupato più spazio di quelli tecnici. «Facciamo in modo che in queste riunioni si discuta per capire la reale situazione, i problemi, e se sono state fatti passi sbagliati si possa tornare indietro. Altrimenti non hanno alcun senso. È solo tempo perso e non servono a nulla. Soprattutto oggi che siamo a ridosso di un appuntamento che ha un sapore politico tropo forte». Montella scende poi nel particolare del suo territorio e bracca Moirano per avere risposte su camera iperbarica, pediatria, Punto nascita, chemioterapia. Sui Punti nascita, Moirano fa un discorso generale. «Mi risulta che verrà chiesta la deroga per tutti dalla Regione – dice –. Ma così corriamo il rischio che non ci venga data per nessuno. Per le cure chemioterapiche che oggi i pazienti devono fare a Olbia, inveve, mi impegno a ripristinare lo status quo ante nonostante le resistente interne». Nessuna speranza invece per la camera iperbarica. Montella non è l’unico primo cittadino a chiedere correzioni e servizi. Ci sono comuni come Berchidda senza medico di base, altri come Loiri Porto San Paolo con un 118 estivo e l’assenza totale del pediatra. Ad alcuni di loro Moirano promette risposte entro pochi giorni. Per altri reinvia al 31 ottobre. Tecnico, ma con margini di manovra all’interno di un quadro dettato dalla politica, Moirano mostra la volontà di dialogare. «Non sono tanto preoccupato per La Maddalena e Tempio – dice poi –, ma per l’ospedale di Olbia in cui è difficile far arrivare i professionisti in diverse discipline. Io non ho nessuna intenzione di far saltare Tempio o La Maddalena. Sto dentro alle norme che mi vengono scritte dalla Regione».

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