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Per l’ingegnere ferito al braccio una “direttissima” per minacce

Per l’ingegnere ferito al braccio una “direttissima” per minacce

BADESI. È al centro di una vicenda che lo vede da una parte accusato di minacce e resistenza a pubblico ufficiale, dall’altra, persona offesa perché ritiene di essere stato ferito con un colpo di...

11 ottobre 2018
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BADESI. È al centro di una vicenda che lo vede da una parte accusato di minacce e resistenza a pubblico ufficiale, dall’altra, persona offesa perché ritiene di essere stato ferito con un colpo di pistola al braccio destro esploso da una carabiniere di Trinità D’Agultu. Il quale, invece, dice di aver sparato in aria. Una vicenda complessa quella che vede protagonista Domenico Sanna, 36 anni, ingegnere, di Badesi, sulla quale sta indagando la Procura di Tempio che ha avviato tutti gli accertamenti e indagato il militare. È stato anche conferito l’incarico al medico legale per esaminare le ferite e verificare l’eventuale compatibilità con ferite da arma da fuoco. La perizia sarà depositata entro il 17 ottobre.

Ieri nel tribunale di Tempio è stata celebrata la direttissima per minacce e resistenza a pubblico ufficiale di Domenico Sanna. Il suo difensore, l’avvocato Luca Tamponi, ha chiesto tempo al giudice Camilla Tesi proprio in virtù degli esiti della perizia, determinanti per la difesa ai fini delle scelte processuali nei confronti del suo assistito. La perizia farà chiarezza sulle ferite al braccio e al labbro di Domenico Sanna. Se sono cioè compatibili o meno con i fori di entrata e uscita di un proiettile. (t.s.)

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