La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, estate record per gli stagionali: scaduti 11mila contratti

di Giandomenico Mele
Olbia, estate record per gli stagionali: scaduti 11mila contratti

Dal 1° ottobre è iniziata la processione al Centro per l’impiego di via Piemonte. Niente più code allo sportello grazie ai nuovi Patti di servizio personalizzati

12 ottobre 2018
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OLBIA. Un esercito di stagionali bussa alla porta del Centro per l’impiego di Olbia. Sono oltre 11mila coloro che si presentano nei locali di via Piemonte, con un contratto scaduto il 30 settembre di quest’anno. Economia a tempo parziale, che cavalca l’onda del turismo, sempre più lunga ma non capace di dare vita a contratti a tempo indeterminato. Alcuni di questi 11mila lavoratori vedono il contratto in scadenza trasformato in proroga o rinnovo. Ma altri devono aggiornare la propria scheda anagrafica, per l’accertamento del cessato rapporto di lavoro. La novità, dal punto di vista operativo, è che l’ufficio di Olbia che fa capo all’Aspal regionale, l’Agenzia per il lavoro tornata a Cagliari dopo l’addio alle nuove Province, ha creato un sistema oliato che ha permesso di evitare le lunghe file agli sportelli, in attesa, spesso giorni, che venisse regolarizzata la propria posizione. «Il duro lavoro fatto dallo scorso anno con la creazione dei Patti di servizio personalizzati ci sta ripagando – spiega Sergio Arnò, direttore responsabile del Cpi di Olbia, che copre un territorio che va da Budoni e San Teodoro fino a Buddusò ed Alà dei Sardi -. Si smaltiscono le file e il servizio migliora, nonostante in questo periodo riceviamo tra gli 800 e i mille utenti al giorno».

I numeri. In chiusura di 2018 si arriverà a una mappatura dei disoccupati del territorio, coloro che perdono un lavoro, sottoscrivono la dichiarazione di immediata disponibilità al nuovo impiego e, in questo modo, iniziano la ricerca attiva. Un meccanismo che già si avvicina, con una attenta verifica ad eventuali rifiuti degli impieghi proposti e alla loro congruità, alla possibile riforma dei Centri per l’impiego contenuta nel Reddito di cittadinanza del M5S. Dal primo gennaio di quest’anno sono stati sottoscritti 8176 Patti di servizio, tra nuovi lavoratori e conferme di precedenti rapporti di lavoro. Il disoccupato è chi ha perso il lavoro ed è iscritto nelle liste di disoccupazione, condizione dalla quale si decade con un rapporto di lavoro che supera i 6 mesi consecutivi. I senza lavoro. Un sistema complesso, dunque, che la stagionalità degli impieghi, soprattutto nei due settori trainanti del turismo e dei servizi legati al turismo, rende di difficile catalogazione. Si possono stimare, tuttavia, in un numero tra i 20 e i 25 mila gli iscritti alle liste di disoccupazione nel Centro per l’impiego di Olbia. Un vero e proprio esercito che fluttua tra nuovi contratti, rinnovi, richiesta della Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale, alla quale si ha diritto avendo lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi e per 13 settimane negli ultimi 4 anni. Proprio un sistema che ha decentrato le richieste di Naspi tra Inps e patronati, prima di recarsi ai Cpi, ha consentito di smaltire le code per le richieste e fissare molti appuntamenti personalizzati. Il Centro per l’impiego diventa così l’ultimo passaggio per confermare lo stato di disoccupazione. «Stiamo puntando sui seminari di gruppo, soprattutto per la ricerca di lavoro, la predisposizione di un corretto curriculum vitae, le tecniche di gestione di un colloquio – sottolinea Arnò -. Senza dimenticare i servizi di autoimpiego per i quali Aspal è ente accreditato, come il programma “Resto al Sud” che concede agli under 36 finanziamenti a fondo perduto e tasso zero per creare nuova impresa».

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