La Nuova Sardegna

OLBIA. Il futuro dei trasporti passa per le autostrade del mare. Nella sala convegni della stazione marittima nessuno ha manifestato alcun dubbio. Ieri si è infatti discusso del piano europeo delle autostrade del mare, nell’ambito di un workshop basato sul progetto Geecctt Îles. Si è parlato di connessione ai corridoi europei delle reti Ten–T, continuità territoriale delle isole nell’ambito della programmazione europea e degli strumenti giuridici a disposizione. Ad aprire i lavori Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. «Le isole come la Sardegna, la Corsica e le Baleari sono consapevoli che è necessario mettersi insieme per avere più forza e per formare una massa critica – ha detto Deiana –. L’agire dell’Unione europea è spesso ispirato da una non corretta interpretazione dei principi fondanti dello stare insieme. Si crede che il totem ispiratore sia la libera concorrenza. Va bene, ma non deve essere l’unico. L’altro principio è la politica di coesione». Presente anche il sindaco Settimo Nizzi: «Dobbiamo cercare di trarre tutte le opportunità dalle normative europee per costruire un modello capace di rispondere alle nostre esigenze». Prima del seminario, che ha visto la partecipazione di relatori sia italiani che francesi, sono intervenuti il direttore marittimo Maurizio Trogu e José Bassu, in rappresentanza della Regione corsa.