La Nuova Sardegna

Olbia

Sciopero flop in Air Italy polemica tra Marino e Cgil

Sciopero flop in Air Italy polemica tra Marino e Cgil

Il deputato del M5s: «Esiti imbarazzanti». La Filt: «Più rispetto per i lavoratori» La mobilitazione era stata rinviata di 2 settimane dalla Commissione di garanzia

17 ottobre 2018
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OLBIA. Il deputato digita un post e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Il sindacato va su tutte le furie e chiede più rispetto per i lavoratori. Tra il pentastellato Nardo Marino e la Filt Cgil va in scena un nuovo botta e risposta, stavolta a distanza. Tutto ruota attorno al flop dello sciopero di 24 ore proclamato per lunedì scorso da Cgil, Cisl, Uil e Ugl contro il trasferimento di 51 dipendenti del centro operativo di Air Italy da Olbia a Malpensa. Uno sciopero che inizialmente era stato proclamato per il primo ottobre, giorno in cui è scattato il trasferimento dei lavoratori. Poi però la mobilitazione era stata rinviata di due settimane dalla Commissione di garanzia della legge sullo sciopero per via di altri scioperi già proclamati negli stessi giorni nel settore del trasporto aereo. Di conseguenza, visto che i giochi erano ormai già chiusi, allo sciopero di lunedì non ha aderito praticamente nessun lavoratore. Nardo Marino, deputato 5 stelle, su Facebook ha quindi digitato un post che negli ambienti sindacali non è stato accolto particolarmente bene: «Lo sciopero indetto da alcuni sindacati sulla questione dei trasferimenti decisi da Air Italy si è concluso con esiti francamente imbarazzanti per i promotori. È stato un flop. Perché non c'è più la materia del contendere. E non c'è più da diversi giorni, come ben sa chi ha seguito gli eventi con più attenzione e meno ansie da campagna elettorale. Basterebbe questo per rivedere spassionatamente la sequela di commenti sprezzanti indirizzati al sottoscritto da taluni esponenti della politica e del sindacato. E mi fermo qui». La risposta della Filt Cgil non si è fatta attendere. «Qualcuno spieghi a Marino e a chi gli esprime consenso che il tema non erano i trasferimenti. Quelli sono stati una amara e dolorosa conseguenza. Il tema era il trasferimento delle attività – afferma Sergio Prontu, nuovo segretario della Filt Cgil –. Se non si capisce questo non si è capita la motivazione vera dell’opposizione dei sindacati, della Regione e di una parte della politica. Quelle attività dovevano e potevano rimanere ed espandersi a Olbia. Ma anche restando sul tema dei trasferimenti, anche uno solo, se costretto e socialmente non sostenibile, non è accettabile. Ogni tanto un po’ di rispetto per i lavoratori non guasterebbe». Il post di Nardo Marino arriva dopo un mese di polemiche e di critiche dal mondo sindacale. Marino era stato accusato di non essere riuscito a portare a casa nessun risultato col Governo e di non essersi impegnato per evitare il trasferimento dei lavoratori. Il deputato, a sua volta, aveva difeso il proprio operato e quello del Governo, spiegando che il numero dei trasferiti a Malpensa si era drasticamente ridotto e di essere riuscito a far convocare la compagnia al tavolo del ministero dei Trasporti. (d.b.)

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