l’ordinanza
Stop alla raccolta delle cozze: batteri alla foce del Padrongianus
OLBIA. Il sindaco Settimo Nizzi ha firmato un’ordinanza: stop alla raccolta e alla vendita delle cozze allevate nella zona della foce del Padrongianus. Il Dipartimento di prevenzione servizio igiene...
17 ottobre 2018
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OLBIA. Il sindaco Settimo Nizzi ha firmato un’ordinanza: stop alla raccolta e alla vendita delle cozze allevate nella zona della foce del Padrongianus. Il Dipartimento di prevenzione servizio igiene della Ats–Assl ha infatti riscontrato nei molluschi la presenza di escherichia coli. Lo stop è temporaneo e la speranza dei mitilicoltori è che i parametri tornino al più presto nella norma. Il presidente del Consorzio dei molluschicoltori Mauro Monaco, però, adesso vuole vederci chiaro e non esclude un esposto in Procura.
«Il problema si è verificato soltanto a sud, nella zona della foce del Padrongianus – spiega Monaco –. Il batterio è stato riscontrato in tre diverse partite di cozze e in tre allevamenti diversi. Sono cozze acquistate in Spagna dopo la morìa della scorsa estate. Ma le cozze in cui è stata riscontrata la presenza del batterio a Olbia sono arrivate assolutamente sane. Significa che esiste un problema di inquinamento nel fiume Padrongianus».
Mauro Monaco difende, dunque, i mitilicoltori e la loro attività in mare.
«Qualcuno dovrà assumersi le responsabilità e dirci costa sta accadendo nel Padrongianus – continua Monaco –. La colpa non è dei mitilicoltori, che sono le vittime di questa situazione. Il fatto che in tutti e tre i campioni, prelevati in punti diversi, sia stata riscontrata la non conformità per gli stessi parametri, significa che il prodotto che noi abbiamo immesso in acqua è sano. Le cozze sono state quindi inquinate qui nel golfo». Nel dettaglio, al momento è vietato raccogliere i mitili nello specchio di mare compreso tra l'Isola del Cavallo, le foci del Padrongianus e lo Scoglio di Mezzocammino. (d.b.)
«Il problema si è verificato soltanto a sud, nella zona della foce del Padrongianus – spiega Monaco –. Il batterio è stato riscontrato in tre diverse partite di cozze e in tre allevamenti diversi. Sono cozze acquistate in Spagna dopo la morìa della scorsa estate. Ma le cozze in cui è stata riscontrata la presenza del batterio a Olbia sono arrivate assolutamente sane. Significa che esiste un problema di inquinamento nel fiume Padrongianus».
Mauro Monaco difende, dunque, i mitilicoltori e la loro attività in mare.
«Qualcuno dovrà assumersi le responsabilità e dirci costa sta accadendo nel Padrongianus – continua Monaco –. La colpa non è dei mitilicoltori, che sono le vittime di questa situazione. Il fatto che in tutti e tre i campioni, prelevati in punti diversi, sia stata riscontrata la non conformità per gli stessi parametri, significa che il prodotto che noi abbiamo immesso in acqua è sano. Le cozze sono state quindi inquinate qui nel golfo». Nel dettaglio, al momento è vietato raccogliere i mitili nello specchio di mare compreso tra l'Isola del Cavallo, le foci del Padrongianus e lo Scoglio di Mezzocammino. (d.b.)