La Nuova Sardegna

Olbia

La commissione dice sì all’autonomia

di Serena Lullia
La commissione dice sì all’autonomia

Ma il voto unanime è solo il primo passo. Serve ancora il parere del Cal e poi l’approvazione del Consiglio regionale

24 ottobre 2018
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OLBIA. La Gallura vince la battaglia per l’indipendenza in commissione regionale. Ma per vincere la guerra e conquistare l’autonomia amministrativa dovrà far approvare dal Consiglio il disegno di legge che istituisce la provincia del nord-est. L’esultanza da stadio meglio rinviarla al momento in cui la proposta supererà i possibili agguati dell’assemblea cagliaritana. Prima di arrivare in aula però mancano ancora alcuni passaggi. Il parere del Consiglio delle autonomie locali, l’ok definitivo della commissione e il voto a maggioranza dei capigruppo per inserire la discussione all’ordine del giorno del Consiglio.

I commenti. Cauto ottimismo nelle parole del consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni uno dei padri della proposta di legge. «Un passo fondamentale prima dell’arrivo del testo in aula per l’approvazione definitiva – afferma –. Sono soddisfatto perché questo risultato in commissione arriva dopo un lungo lavoro partito un anno fa. Ringrazio i colleghi della commissione che hanno capito quanto sia forte la volontà di questa parte di Sardegna di autodeterminarsi. Preziosissimo anche il pressing dei sindaci riuniti in modo permanente in assemblea». A rendere più forte la posizione dei galluresi in commissione Autonomia, l’ingresso di Giuseppe Fasolino, Forza Italia. «La decisione del collega Fasolino di accettare il mio invito a entrare in commissione si è rivelata un importante passo di questo percorso – aggiunge Meloni –. Che ci ha permesso di calendarizzare la discussione della proposta in tempi rapidi». Soddisfatto anche il consigliere regionale azzurro Fasolino. «Finalmente si restituisce dignità e autonomia istituzionale a un territorio che da sempre ha dimostrato di avere una connotazione geografica, culturale, storica ed economica ben distinta dai confini amministrativi delle province sarde. La legge che approderà in aula mira a correggere una stortura politica fornendo una veste istituzionale all’autonomia della Gallura. Adesso serve in aula la stessa celerità che c’è stata in commissione». Festeggia anche Antonio Satta, alla guida dell’assemblea dei sindaci. «Sono felice di questo risultato a nome dei primi cittadini, del mondo del lavoro, della scuola e delle forze produttive che affiancano la politica nella battaglia dell’autonomia di questo territorio. Come vice presidente del Cal chiederò che la riunione per l’analisi della proposta di legge si svolga subito nell’aula di via Nanni che resta presidio permanente di questa battaglia».

L’iter. L’obiettivo è far arrivare la discussione in Consiglio prima di Natale. La proposta ora passerà al vaglio del Cal. Il Consiglio delle autonomie locali, formato dai sindaci, esprime un parere tecnico-politico non vincolante entro 15-20 giorni. Il documento ritornerà poi in Commissione Autonomia per l’ok finale. Solo allora potrà essere inserito all’ordine del giorno del Consiglio. Se il voto sarà favorevole la provincia sarà ufficialmente restituita. Sarà un ente di secondo livello, non eletto dai cittadini ma dai Consigli comunali. Con 10 componenti e senza indennità.

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