La Nuova Sardegna

Olbia

Fumata nera in Consiglio sulla raccolta dei rifiuti

di Walkiria Baldinelli
Fumata nera in Consiglio sulla raccolta dei rifiuti

Riunione ad hoc sulla petizione di 1600 cittadini per rimodulare il servizio La delibera adottata a luglio dovrà essere rivalutata dalla giunta e dal dirigente

29 ottobre 2018
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ARZACHENA. Nulla di fatto. Accogliendo le richieste avanzate nella petizione firmata da oltre 1600 persone, la delibera di giunta adottata a luglio per rimodulare il servizio di igiene urbana dovrà tornare all'esame della squadra di governo cittadino e del dirigente, per nuove valutazioni politiche e tecniche.

Il presidente del Consiglio, Rino Cudoni, chiude così il consiglio straordinario, convocato ad hoc su richiesta dell'opposizione. «La petizione è di un comitato spontaneo di cittadini e l'unico obiettivo è veder migliorare il servizio di raccolta rifiuti che invece continua a peggiorare», sottolinea la capogruppo di Nuova Arzachena, Maria Giagoni. Il sindaco Roberto Ragnedda evidenzia invece «l'esigenza di modificare un capitolato d'appalto che fa acqua da tutte le parti».

Il delegato dell'Ambiente Michele Occhioni, pur difendendo la decisione di eliminare alcuni servizi, come lo spazzamento manuale, la pulizia retrodunale e la raccolta dei rifiuti nelle cunette, precisa che verranno presto affidati a costo zero ad altri gestori. «Si tratta di servizi essenziali - afferma la Giagoni -, le cui risorse sono già state reinvestite in quelli istituiti con la famosa delibera 148, contestata con la petizione. La reintroduzione di quelli eliminati, comporterà un aumento della Tari e nessuna azienda li eseguirà senza compenso». Non solo. «Le nuove prestazioni istituite per compensare quelle eliminate sono descritte in modo generico, sia nella relazione tecnica che nel nuovo accordo contrattuale. Mentre il capitolato 2016 indicava in modo preciso la frequenza dei passaggi di raccolta rifiuti, con dettagli per zone e stagioni - spiega -, quelli aggiuntivi concordati dal Comune con la Ciclat Ambiente non sono specificati, non ci sono né il numero, né le aree, né il periodo in cui verranno eseguiti». Contestati, poi, i dati della relazione tecnica. «Il risparmio per l'eliminazione dello spazzamento manuale dovrebbe essere superiore di circa 372mila euro, di 50mila quello per il mancato servizio “porta a porta” a Monti Tundi». Per il dirigente Mario Chiodino «La relazione tecnica è frutto dell'indirizzo politico ricevuto, quanto agli importi indicati sono solo una quantificazione di massima» Anche il delegato Occhioni dice che a breve verrà fatta un'altra relazione tecnica per quantificare meglio costi e tipologia dei nuovi servizi. La consigliera di minoranza Dorotea Fiori sottolinea che nel frattempo «sulla base della delibera 148 e dei dati indicati nella relazione tecnica approvata, la rimodulazione del contratto con l'azienda appaltatrice è già stata firmata. Con tutte le pecche e i problemi già sottolineati-. Il servizio nel complesso è stato cambiato senza interpellaree Consiglio e cittadini». La Giagoni chiede infine di sottoporre delibera e rimodulazione del contratto rifiuti al giudizio del revisore e della Corte dei conti.

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