La Nuova Sardegna

Olbia

Cala Saccaia diventa una base nautica

di Giandomenico Mele
Cala Saccaia diventa una base nautica

Il progetto prevede la realizzazione di una banchina con un’area per le operazioni di alaggio e varo delle imbarcazioni

30 ottobre 2018
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OLBIA. Cala Saccaia cittadella della nautica. Il distretto che non conosce la crisi presto registrerà tra le sue fila un nuovo ingresso. La Industrie Cala Saccaia Srl ha presentato all’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna un’istanza di concessione marittima della durata di 15 anni per un’area di oltre 10 mila metri quadrati, finalizzata alla realizzazione e gestione di una banchina, con annesso piazzale, un bacino con travel lift (strumento utilizzato nei bacini portuali per operazioni di alaggio e varo delle imbarcazioni), una gru di alaggio di 40 tonnellate e impianti tecnologici. Una “base nautica” al servizio del retrostante cantiere navale, che diventerà così operativo.

Il progetto. Un investimento importante che ricade in uno degli ultimi lotti della zona industriale di competenza del Cipnes, davanti al promontorio di Sa Testa. Un grande insediamento produttivo destinato alla nautica da diporto, con il contestuale rimessaggio delle imbarcazioni, per una superficie di oltre 30 mila metri quadrati. Gli altri due lotti adiacenti sono di proprietà della famiglia Nieddu, che oltre dieci anni fa aveva deciso di diversificare la propria attività, concentrata sul “core business” dell’autotrasporto, puntando sulla nautica. Il progetto della Industrie Cala Saccaia Srl, in realtà, è datato febbraio 2008, quando venne presentato all’allora Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci il medesimo elaborato tecnico. L’intero carteggio della pratica, l’istruttoria, la procedura ad evidenza pubblica, non avevano ricevuto opposizione, reclamo o altre osservazioni in merito alla richiesta di concessione. Un progetto che aveva ricevuto, dunque, i pareri favorevoli da tutti gli enti interessati: dall’Agenzia del Demanio alla Capitaneria di porto, il Comune di Olbia, la Provincia e la Regione. Sul punto era intervenuto anche il ministero dell’Ambiente, la cui commissione Via/Vas aveva rilasciato un parere tecnico che escludeva la procedura di valutazione di impatto ambientale per il progetto presentato. Nell’ottobre del 2011 anche il Comitato portuale aveva espresso il proprio parere favorevole.

La procedura si era arenata nel giugno del 2013 per la mancata presentazione al Comune di Olbia della documentazione necessaria al fine dell’ottenimento del rilascio del permesso per l’anticipata occupazione delle aree e specchi acquei corrispondenti. Lo scorso settembre la Industrie Cala Saccaia Srl aveva fatto pervenire l’istanza di concessione con la quale specificava come in precedenza non avesse potuto completare l’iter amministrativo “a causa di una riorganizzazione del gruppo societario interno”. Una riorganizzazione aziendale ora completata con nuovi capitali e una ridefinizione della struttura societaria.

I terreni. La Industrie Cala Saccaia Srl, proprietaria dei terreni, nell’istanza garantisce di possedere «le necessarie capacità tecniche, economico-finanziarie ed esperienza pluriennale nel settore della cantieristica».

Può andare avanti, dunque, l’iter del progetto, che la stessa Autorità di sistema portuale definisce «importante per Olbia, valorizzando la zona interessata e ripercuotendosi positivamente su tutto l’indotto economico locale, con ricadute sull’occupazione e sull’ulteriore sviluppo della cantieristica e della nautica da diporto».

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