La Nuova Sardegna

Olbia

Prove di soccorso in mare per un aereo precipitato

di Serena Lullia
Prove di soccorso in mare per un aereo precipitato

Oggi maxi esercitazione internazionale che simula un incidente con morti e feriti Le operazioni di recupero e trasferimento sono coordinati dalla guardia costiera

30 ottobre 2018
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OLBIA. Lo scenario è di quelli apocalittici. L’aereo Olbia-Fiumicino con 90 passeggeri a bordo, di cui dieci bambini e cinque membri dell’equipaggio ha un problema al motore e precipita in mare. Una tragedia simulata sulla quale è stata costruita l’operazione “Squalo 2018”, esercitazione internazionale in applicazione degli accordi tra Francia, Italia e Spagna. La macchina dei soccorsi vedrà impegnati assetti aerei e navali, nazionali e stranieri. Forniranno i soccorsi a mare la Guardia costiera con mezzi provenienti da Olbia, Golfo Aranci e La Maddalena; la Marina militare italiana con il pattugliatore di altura Orione; le motovedette di carabinieri, guardia di finanza e Corpo forestale; la Protezione civile di Olbia. Gli aiuti dal cielo saranno assicurati dalla Guardia costiera con la quarta sezione volo elicotteri di Decimomannu; il primo nucleo aereo di Sarzana; un elicottero dell’Aeronautica militare; i mezzi di vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Due i velivoli francesi. Saranno inoltre presenti osservatori internazionali dell’ Rcc Lyon, dell’Rcc Madrid, Croazia, Turchia e Albania, ospiti nella sala operativa della direzione marittima di Olbia.

Per rendere il più realistico possibile lo scenario della maxi emergenza parteciperanno dei volontari appositamente truccati. 17 sopravvissuti allo schianto dell’aereo saranno recuperati o dai mezzi navali o dagli elicotteri e portati a Olbia per i primi soccorsi. 15 cadaveri saranno invece rappresentati da fantocci gettati in mare. 58 l’ipotetico numero dei passeggeri dispersi.

Il molo Bonaria, all’isola Bianca, è stato individuato come scenario dei soccorsi a terra. Qui verranno portati i feriti, dove a cura della Protezione civile verrà allestito, con delle speciali tende gonfiabili, un Posto medico avanzato. Il personale medico eseguirà il triage per individuare la corretta priorità di trasferimento al Pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II già nel previsto assetto di emergenza.

L’esercitazione “Squalo 2018” servirà a rafforzare i rapporti di collaborazione tra gli enti nazionali e internazionali. Un test sul campo per mettere alla prova l’elevata capacità di interoperabilità tra le varie forze e la capacità di coordinamento del Corpo delle capitaneria di porto. (se.lu.)

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