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Nomina dirigente, guerra dei ricorsi

Nomina dirigente, guerra dei ricorsi

Il Tar dà ragione a un candidato, il Comune va al Consiglio di Stato

02 novembre 2018
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ARZACHENA. Il Comune farà ricorso al Consiglio di Stato per la sospensione dei provvedimenti amministrativi di nomina del dirigente del settore finanziario. Il Tar ha accolto in via cautelare il ricorso presentato da un candidato alla selezione pubblica per titoli e colloqui indetta 7 mesi fa. I giudici hanno evidenziato un vizio di procedura: «è mancata la pubblicità della seduta orale, unica prova prevista per l'espletamento della selezione». Il Tar si esprimerà nel merito il 19 febbraio 2019. Mentre sulla vicenda il gruppo di opposizione “Nuova Arzachena” nei giorni scorsi ha polemizzato sull'operato dell'amministrazione, il Comune specifica che la selezione si è svolta a porte aperte in presenza del pubblico. «L’ordine di chiamata dei candidati è stato sorteggiato da un partecipante alla presenza di tutti – spiegano dal palazzo comunale -. La motivazione per cui la partecipazione degli altri candidati al colloquio fosse assicurata a seguito della prova è che i quesiti di natura tecnica e motivazionale fossero uguali per tutti, è l’ulteriore dimostrazione di un'azione improntata alla parità di trattamento degli aspiranti». Replica la delegata del Personale, Giovanna Maria Azara: «Le dichiarazioni della minoranza appaiono, come al solito, improntate su violenza verbale e attacchi faziosi. Le procedure per l’espletamento dei concorsi sono atti gestionali, stupisce che i consiglieri di minoranza non lo sappiano e sentano l’esigenza di interferire con le procedure strettamente amministrative. È vergognoso vedere da parte loro una continua delegittimazione dell'operato degli uffici, portata avanti in modo costante, risultata di fatto priva di fondamento. Nel merito della vicenda faremo ricorso al Consiglio di Stato». Il sindaco Roberto Ragnedda ricorda che il regolamento comunale per il reclutamento dei dirigenti non prevede obbligatoriamente formalità. «La scelta dell’amministrazione è procedere per meritocrazia – dice -, facendo nominare una commissione esterna di soggetti esperti. È curioso che proprio chi si erge a paladino di imparzialità e trasparenza critichi questa scelta. Respingiamo al mittente le accuse di chi ancora sfrutta in modo strumentale procedimenti amministrativi per creare un clima di sospetto attorno all’attività politica e gestionale del Comune». (w.b.)

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