La Nuova Sardegna

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Piano del Limbara, la disputa continua

Piano del Limbara, la disputa continua

Calangianus, sull’incarico di progettazione la Lega si dichiara in linea con Loddo

02 novembre 2018
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CALANGIANUS. La Lega, per voce del vice commissario regionale Dario Giagoni e del calangianese Gianfranco Abeltino, coordinatore per l’ Alta Gallura, dice la sua sulla «questione della valorizzazione sostenibile del patrimonio storico-ambientale del Limbara» e si dichiara «in linea con il pensiero dell’ex sindaco Loddo espresso giorni fa sulla Nuova».

«Per quanto riguarda le modalità scelte dal Rup (responsabile unico del procedimento) della stazione appaltante per il bando di progettazione, si poteva procedere con modalità differenti, sempre nel pieno rispetto della normativa di legge. Una strada percorribile, a nostro avviso - dicono i rappresentanti della Lega in una nota -, sarebbe stata quella di valutare il concorso di idee, metodo particolarmente consigliato vista la tipologia di lavoro e la particolarità di interesse ambientale. Attraverso questa procedura, i professionisti portatori di interesse avrebbero partecipato inviando in busta chiusa e in forma anonima la propria idea progettuale. Sulla base poi di una graduatoria, si sarebbero selezionate le prime dieci proposte anonime e proceduto all’affidamento dell’incarico. Un metodo - precisano Giagoni e Abeltino - che avrebbe avuto il vantaggio di far valutare più l’idea proposta che il “curriculum” del presentante. Seguendo questa modalità, magari, si sarebbero ritrovati, sul finale, con la sorpresa dell’aggiudicazione a qualche outsider più vicino al contesto storico-socio-ambientale e culturale del territorio. Il nostro desiderio di veder operare professionisti locali non nasce da mero campanilismo fine a se stesso, bensì dal desiderio di fare dell’autodeterminazione e del rispetto per il contesto territoriale in esame, il filo conduttore del progetto stesso. Chi meglio di un progettista locale saprebbe carpire le esigenze del luogo e rispettare a pieno tutte le sue caratteristiche anche morfologiche?».

In ultimo, termina la nota « ci dispiace rilevare un certo egocentrismo nel metodo di valutazione “io” e “noi” ma scarseggiano le parole a difesa di un territorio di fondamentale importanza per la Gallura tutta. Pensiamo al bene comune al di là della bandiera politica, in fin dei conti le autocelebrazioni non hanno mai portato a nulla di concreto». (p.z.)

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