La Nuova Sardegna

Olbia

“Una stanza tutta per sé”: cominciano i lavori

“Una stanza tutta per sé”: cominciano i lavori

Lo spazio per le vittime di violenza sarà arredato e sistemato dal Soroptimist nel Reparto dei carabinieri

02 novembre 2018
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OLBIA. I colori saranno chiari e delicati, l’ambiente accogliente, l’ingresso riservato, Ci saranno scrivania e poltroncine, tende e piante, senza dimenticare un angolo gioco per ibambini. E poi un sistema audio video per registrare le conversazioni in modo discreto e una parete speciale con vetro a specchio per riconoscere il presunto responsabile di violenze e abusi.

Sarà questo il volto della “Stanza tutta per sé”, già a disposizione in un’ala del Reparto territoriale dei carabinieri, i cui lavori di sistemazione cominceranno la prossima settimana. Sarà uno spazio speciale per le vittime di violenza, in cui la donna potrà liberarsi di un incubo, raccontando e denunciando un abuso, un’aggressione, uno stupro. “La Stanza tutta per sé” fa parte di un progetto portato avanti a livello nazionale dall’Arma dei carabinieri e da Soroptimis, che ora si concretizza anche a Olbia. Grazie alla disponibilità del Reparto guidato dal colonnello Alberto Cicognani e all’impegno della sezione locale di Soroptimist presieduta data da Maria Grazia Molinas.

La stanza aprirà tra fine novembre e i primi dicembre (come era stato annunciato) perché adesso ci sono i fondi che servivano per prepararla.

L’ultima iniziativa organizzata da Soroptimist Gallura per raccogliere altre donazioni, si è svolta domenica scorsa nella chiesa de La Salette. E’ qui che si è tenuto, con grande successo, il concerto del coro di Telti Tell The Gospel “Una voce per Ascoltare” e in questa occasione sono stati raccolti più di duemila euro. Una somma che si aggiunge a quella messa insieme l’estate scorsa grazie al prezioso contributo di Marco Calatri, proprietario di boutique a Porto Cervo, e che ha consentito a Soroptimist di centrare l’obiettivo.

«Il progetto di una “Stanza tutta per sé” (che prende il nome dal titolo di un saggio di Virginia Woolf) - aveva spiegato la presidente di Soroptimist Gallura. Maria Grazia Molinas -, servirà a ridurre l’impatto psicologico per una donna già provata dalla violenza e consentirà anche di facilitare il momento della denuncia».

La prima stanza tutta per sé era stata aperta a Torino nel 2014. Da quel momento ne sono nate decine in tutta Italia. E ora ne avrà una anche la Gallura. (s.p.)

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