La Nuova Sardegna

Olbia

LA SOLIDARIETà 

Musica, danza e buona cucina nell’ospedale ancora occupato

TEMPIO. L’ultimo ad esibirsi è stato Roberto Acciaro, ma prima ancora a rincuorare con la loro arte (musica, teatro e danza) gli occupanti dell’ospedale Paolo Dettori ci avevano pensato anche...

05 novembre 2018
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TEMPIO. L’ultimo ad esibirsi è stato Roberto Acciaro, ma prima ancora a rincuorare con la loro arte (musica, teatro e danza) gli occupanti dell’ospedale Paolo Dettori ci avevano pensato anche Giovanni Selis, Roberto Diana, Marcello Lentinu, Daniela Tamponi, Maria Lucia Oggiano, la Filodrammatica Gallurese e Giovanni Puggioni. La lista degli artisti galluresi che sostengono la battaglia del presidio di cittadini che per protesta ha occupato l’ingresso dell’ospedale cittadino si allunga di giorno in giorno. Un’intera città segue e osserva, tanto incuriosita quanto preoccupata, ciò che potrebbe accadere. La sensazione è infatti quella di chi ritiene che la partita in gioco sia veramente l’ultima. Ecco perché nei confronti del presidio del “Paolo Dettori” si moltiplicano le manifestazioni di sostegno e solidarietà. Che si tratti di un’occasione importante è chiaro anche all’amministrazione comunale. Uno dei prossimi consigli comunali si dovrebbe tenere infatti all’interno dell’ospedale. Un bel modo per far capire che la classe politica cittadina condivide il senso della pacifica e difficile protesta dei cittadini che da quasi due settimane presidiano l’ingresso dell’ospedale. «Siamo una famiglia allargata e ci sentiamo un po’ come un centro di informazione», dice uno degli occupanti. Una famiglia numerosa, verrebbe da dire, visto che il numero di chi si alterna nell’occupazione è salito a 70 e appare destinato a crescere. A titolo personale, da semplici cittadini che hanno a cuore le sorti del loro ospedale, faranno la notte anche diversi amministratori. Forte è il sostegno delle associazioni. Una lista lunghissima che le comprende forse quasi tutte: Auser, Avo, Nord/Sud, movimento nonviolento, Avis, Protezione Civile, Santissima Trinità, Masci, gruppo scout. C’è chi offre la cena, come faranno mercoledì gli operatori ecologici dell’alta Gallura e come hanno già fatto tanti ristoratori della città. Ai fornelli anche gli ospiti e le operatrici del Csm di Villa Lissia che hanno donato una torta di mele. Altrettanto dolci sono stati i sorrisi dei bambini delle materne private della città che, con le loro maestre, hanno fatto visita al presidio. Non è passata inosservata la visita di don Antonio Addis. Visita da tuttigradita, come quella delle mamme di Gallura. Eppure c’è qualcosa che non va. Agli occupanti è giunta voce che qualcuno stia fraintendendo il senso della protesta. Voci ingiuste e ingenerose, fortunatamente limitate a poche persone che trovano nei social un anonimo canale di comunicazione. Nel frattempo, prosegue la raccolta delle firme (se ne contano già tremila) e si prepara l’assemblea pubblica alla quale parteciperà anche una delegazione del presidio di La Maddalena. Da pochi giorni è attivo anche un sito web (www.abbalibasta.com) che mette in rete tutti i presidi dell’isola, da Isili a Ghilarza e La Maddalena, passando naturalmente per Tempio. (g.pu.)

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