La Nuova Sardegna

Olbia

Tagli di prestazioni, raccolte più di mille firme

Tagli di prestazioni, raccolte più di mille firme

I cittadini si schierano in difesa del Poliambulatorio Medica Palau convenzionato con l’Ats-Assl di Olbia

05 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Quasi mille firme raccolte. Per fare in modo che uno dei centri convenzionati con l’Ats-Assl di Olbia continui a garantire tutte le prestazioni evitando a tanti utenti di fare lunghi viaggi e di sopportare lunghe liste d’attesa.

Al “Poliambulatorio Medica Palau” i cittadini di gran parte della Gallura si mettono in fila per poter firmare. Arrivano dalla Maddalena, da Santa Teresa, da Tempio, da Arzachena, da Aglientu, persino da Sassari. E scrivono anche le ragioni che li portano a condividere la protesta “Gli ospedali sono lontani - ha scritto una signora di Santa Teresa - e con lunghe liste d’attesa. Palau è facilmente raggiungibile». E ancora. “E’ un nostro diritto avere assistenza medica non a pagamento, qualora il pubblico non sia in grado di soddisfare le nostre richieste in tempi brevi”.

Ma che cosa è successo esattamente? Perché è partita la petizione? «Perché si tagliano le prestazioni che possono garantire i centri convenzionati - dice Patrizia Forte, responsabile del Poliambulatorio Medica di Palau -. E infatti, per il 2019, la Assl ha stabilito che il nostro centro debba limitarsi a 129 risonanze magnetiche e a qualche radiografia, senza concedere nessuna ecografia. Assurdo e incomprensibile, visto che le attese più lunghe riguardano proprio le ecografie».

Il precedente. Tra l’Ats-Assl di Olbia e il Poliambulatorio Medica Palau, c’è una vertenza in atto. Il centro reclama un saldo di 65mila euro (per le prestazioni erogate sino allo scorso mese di maggio), mentre l’Ats-Assl vorrebbe pagare un budget non superiore a 41mila euro. Una questione non ancora conclusa, per la quale si sta procedendo per vie legali.

Il progetto. La collaborazione tra Ats-Assl di Olbia e i centri convenzionati era iniziata un anno fa con lo scopo di abbattere le liste d’attesa. Terminato l’accordo, nel gennaio 2018, Moirano aveva scritto a tutte le strutture convenzionate per continuare comunque a erogare le prestazioni. Questo è avvenuto per diversi mesi (era il Cup della Assl a occuparsi delle prenotazioni) «senza però firmare nessun contratto e senza sapere quale dovesse essere il nostro budget», aveva precisato Patrizia Forte. Il Centro Medica Palau, a maggio, si era però fermato perché non aveva ricevuto indicazioni sul budget. E a fine luglio aveva scoperto che ciò che stato riservato per il 2018 non copriva quanto effettivamente erogato.

I tagli. Nell’attesa che la vertenza si risolva, «l’Ats Assl ha deciso di tagliare ulteriormente le prestazioni», ha detto ancora Patrizia Forte ma questo, a Palau, ha scatenato la rivolta degli utenti. “La salute è un diritto e non tutti hanno la possibilità di spendere soldi in visite a pagamento. Questo centro quindi deve essere messo nelle condizioni di erogare qualunque prestazione per venirci incontro», ha scritto un altro cittadino di Santa Teresa. Dietro di lui una donna di Arzachena: «Perché sto firmando? Perché voglio evitare le liste d’attesa che la Assl ci impone». (s.p.)

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative