La Nuova Sardegna

Olbia

Dal gip battaglia sulle intercettazioni

di Tiziana Simula
Dal gip battaglia sulle intercettazioni

Porto Cervo, inchiesta su corruzione e abusi edilizi per l’ampliamento degli hotel

07 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ARZACHENA. Battaglia sulle intercettazioni tra accusa e difesa per la maxi inchiesta sulla Costa Smeralda che vede indagate dieci persone tra manager, dirigenti comunali e professionisti. Tra gli indagati l’ex senatore Franco Carraro, dirigente della Smeralda Holding. I reati contestati sono quelli di abuso edilizio, corruzione e associazione per delinquere in relazione all’ampliamento degli hotel della Sardegna Resort (oggi controllata dal Qatar, all’epoca dei fatti dalla Colony Capital di Tom Barrak) Romazzino, Pitrizza e Cervo. Per il pm Ilaria Corbelli, le intercettazioni non sono rilevanti e possono essere distrutte (la distruzione era stata richiesta a suo tempo anche dall’ex procuratore Domenico Fiordalisi), mentre per i legali degli indagati sono fondamentali ai fini della difesa dei loro assistiti. Così ieri, tutti i difensori hanno presentato al gip Andrea Pastori istanza di trascrizione delle intercettazioni. Il difensore dell’ex parlamentare Franco Carraro, l’avvocato Roberto Borgogno, ha evidenziato la situazione del suo assistito, intercettato quand’era senatore. Necessaria, quindi, per la trascrizione, l’autorizzazione a procedere da parte del Senato. Il gip si è riservato sulle richieste dei difensori. «Da anni abbiamo chiesto di conoscere il contenuto delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, solo qualche mese fa ci è stato consentito l’ascolto, sebbene per poche ore – commenta Antonella Cuccureddu, difensore dell’ex manager della Sardegna Resort Mariano Pasqualone –. È emerso immediatamente il loro valore difensivo che prova l’insussistenza dei reati contestati ed in particolare dell’associazione a delinquere e delle ipotesi di corruzione. Mentre, come è noto sull’insussistenza dei reati edilizi si sono pronunciati diversi tribunali e diverse sezioni della Corte di Cassazione. La loro trascrizione consentirà di richiedere subito una sentenza di proscioglimento. Se il giudice dovesse ritenere di inviare gli atti al Senato come prevede la legge, ci auguriamo che la decisione sia rapida e che finalmente questa vicenda possa concludersi». La richiesta di rinvio a giudizio riguarda oltre a Carraro e Pasqualone, Alexandra Dubrova, i dirigenti del comune di Arzachena Antonello Matiz e Libero Meloni, l’ex comandante della polizia locale Giovanni Mannoni, l’impresario Angelo Filigheddu, Antonio Tramontin della commissione per il paesaggio della Regione, l’ingegnere Tonino Fadda, e il tributarista Stefano Morri. Tra i difensori, Agostinangelo Marras, Domenico Putzolu, Gerolamo Orecchioni, Guido Manca Bitti, Paola Severino.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative