La Nuova Sardegna

Olbia

Sette tonnellate di rifiuti nel letto del rio San Pietro

di Walkiria Baldinelli
Sette tonnellate di rifiuti nel letto del rio San Pietro

Arzachena, il Comune è stato costretto a un intervento straordinario di bonifica Per le casse dell’ente costi per oltre 7mila euro. Il delegato: «Danno ambientale»

08 novembre 2018
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ARZACHENA. Sette tonnellate di rifiuti sono stati recuperati in un tratto del rio San Pietro. Per bonificare l'area del fiume in pieno centro urbano il Comune ha speso più di 7mila 300 euro. Non è bastato il lavoro di manodopera degli operai della Ciclat-Sceas. L’azienda incaricata dell'intervento di pulizia straordinaria ha dovuto azionare anche un mezzo meccanico. Il gesto di alcuni incivili è costato caro alla comunità: 950 euro più Iva a tonnellata per l'attività di cernita, raccolta, carico, trasporto, conferimento e avvio per il recupero dei rifiuti misti abbandonati in un impianto autorizzato. «Ovviamente il danno è soprattutto ambientale oltreché economico – commenta il delegato dell'Ambiente, Michele Occhioni –. Plastica, ferro, alluminio, sono stati raccolti rifiuti di ogni genere in un punto del rio San Pietro in pieno centro urbano. Non siamo alle prese con lanciatori occasionali di sacchetti di immondizia. Nell’alveo e nei pressi del fiume che attraversa Arzachena sono stati abbandonati decine di sacchi neri». Ingente il quantitativo di plastica, bottiglie soprattutto, ma anche quello di lattine. Non solo alluminio, tra i rifiuti anche griglie in ferro e altro materiale pesante che si è depositato sul fondo del corso d'acqua. L'azienda incaricata del servizio straordinario ha raccolto numerosi ingombranti. L'amministrazione lancia un appello di sensibilizzazione. «I rifiuti non depositati nei contenitori idonei e differenziati in modo non corretto creano un danno ambientale – dice Occhioni –, che diventa notevole quando vengono abbandonati negli alvei o vicino a corsi d'acqua. Con le correnti infatti vengono trasportati direttamente in mare. Non inquiniamo i fiumi, sono una risorsa che nei prossimi anni valorizzeremo con percorsi naturalistici». Il delegato ricorda che un corretto conferimento dei rifiuti permette di raggiungere non solo percentuali di raccolta previste dalla normativa regionale, ma consente di superare i limiti imposti senza incorrere in penali. «Tradotto in termini economici significa mantenere invariate le tariffe Tari – sottolinea –, inoltre, il gestore del servizio potrà ottenere premialità da reinvestire per potenziare il servizio di igiene urbana». Occhioni evidenzia che il corretto conferimento e la rimodulazione del contratto nei mesi estivi hanno contribuito a mantenere alta la percentuale della raccolta differenziata: «A luglio e agosto 2017 la media era del 74,79%, quest'anno è stata del 78,19%. Significa che il lavoro fatto nel periodo transitorio estivo ha prodotto risultati positivi, anche se la rimodulazione è stata mal interpretata dal comitato spontaneo cittadini che aveva chiesto l'annullamento della revisione del contratto. Il prossimo traguardo è raggiungere quota 80% nel 2019».

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