Psd’Az, il fascino dell’alleanza con la Lega
Al convegno platea di vecchi e nuovi politici di centrodestra. Primo discorso pubblico di Fedele Sanciu
11 novembre 2018
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OLBIA. Al Geovillage non c’è la fila per il convegno del Psd’Az “La Gallura che vogliamo”. Ma l’alleanza con la Lega ha certamente vestito di magnetico fascino il progetto sardista. Lo dimostra il via vai di sindaci, consiglieri comunali, ex politici. Pezzi da novanta della vecchia classe dirigente, ma anche amministratori emergenti. Sul palco, insieme al vicesegretario regionale del Psd’Az Quirico Sanna, siedono il consigliere Giovanni Satta, futuro candidato alle Regionali. Peppino Mela, ex candidato forte di Forza Italia nel 2009 e protagonista di una applauditissima lectio magistralis sulla sanità sarda. Cristina Usai, vice sindaco di Arzachena anche lei pronta a scendere nell’arena delle elezioni regionali. Gianni Sarti, presidente della volley Hermaea.
Platea vip. Come il Psd’Az intende cambiare la Sardegna verrà scritto nel programma delle Regionali. Il convegno è una occasione di analisi dello stato attuale. Dalla sanità al sistema dei trasporti alle autonomie locali passando per le campagne. Ciò che balza agli occhi è il parterre blasonato dell’incontro al Geovillage. Il Psd’Az scopre di non essere più un satellite che vaga nell’universo della politica ma di avere un magnetismo straordinario. Ad ascoltare il verbo sardista ci sono diversi esponenti dell’attuale amministrazione Nizzi. Di maggioranza e opposizione. Dal consigliere Bastianino Monni alla consigliere Tiziana Biscu all’assessore Gesuino Satta. Per passare ai banchi dell’opposizione con Vanni Sanna e Davide Bacciu. Ci sono poi i volti che non ti aspetti. L’ex assessore Marzio Altana, il maddalenino Fabio Lai dei Riformatori, Il teresino di Unidos Gianni Usai. Chi ti aspetti in prima fila è invece Fedele Sanciu, vicino agli ambienti leghisti da tempo. A fine congresso si prende la scena. E dopo anni di silenzio fa di nuovo un discorso politico in pubblico. «Complimenti al Psd’Az per questo convegno – afferma Sanciu –. Mi ha colpito un po’ la svolta, il cambiamento vero, con la presenza di donne qualificate e capaci di interventi seri. Voi avete una responsabilità superiore ad altri. Quando nell’opinione pubblica c’è la convinzione forte che il Psd’Az in questo momento può assumere un ruolo fondamentale per il futuro della nostra regione, è giusto lanciare messaggi forti. Serve una svolta. Non si può cadere nel baratro della politica mestierante. Usciamo da un disastro totale in cui abbiamo certo una corresponsabilità ma il cui colpevole è questo governo di professori. Avete le competenze e la forza per elaborare un progetto strategico per il rilancio dell’isola». (se.lu.)
Platea vip. Come il Psd’Az intende cambiare la Sardegna verrà scritto nel programma delle Regionali. Il convegno è una occasione di analisi dello stato attuale. Dalla sanità al sistema dei trasporti alle autonomie locali passando per le campagne. Ciò che balza agli occhi è il parterre blasonato dell’incontro al Geovillage. Il Psd’Az scopre di non essere più un satellite che vaga nell’universo della politica ma di avere un magnetismo straordinario. Ad ascoltare il verbo sardista ci sono diversi esponenti dell’attuale amministrazione Nizzi. Di maggioranza e opposizione. Dal consigliere Bastianino Monni alla consigliere Tiziana Biscu all’assessore Gesuino Satta. Per passare ai banchi dell’opposizione con Vanni Sanna e Davide Bacciu. Ci sono poi i volti che non ti aspetti. L’ex assessore Marzio Altana, il maddalenino Fabio Lai dei Riformatori, Il teresino di Unidos Gianni Usai. Chi ti aspetti in prima fila è invece Fedele Sanciu, vicino agli ambienti leghisti da tempo. A fine congresso si prende la scena. E dopo anni di silenzio fa di nuovo un discorso politico in pubblico. «Complimenti al Psd’Az per questo convegno – afferma Sanciu –. Mi ha colpito un po’ la svolta, il cambiamento vero, con la presenza di donne qualificate e capaci di interventi seri. Voi avete una responsabilità superiore ad altri. Quando nell’opinione pubblica c’è la convinzione forte che il Psd’Az in questo momento può assumere un ruolo fondamentale per il futuro della nostra regione, è giusto lanciare messaggi forti. Serve una svolta. Non si può cadere nel baratro della politica mestierante. Usciamo da un disastro totale in cui abbiamo certo una corresponsabilità ma il cui colpevole è questo governo di professori. Avete le competenze e la forza per elaborare un progetto strategico per il rilancio dell’isola». (se.lu.)
