La Nuova Sardegna

Olbia

Una tavola rotonda sull’immigrazione: la Gallura racconta

Una tavola rotonda sull’immigrazione: la Gallura racconta

L’appuntamento organizzato dalla Cgil si terrà martedì Tra gli ospiti, i sindaci dei paesi che ospitano migranti

11 novembre 2018
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OLBIA. Olbia è sempre stata, nell’isola, la città con il più alto numero di immigrati, in proporzione al numero degli abitanti. E la conferma arriva anche dagli ultimi aggiornamenti ricordati dalla Cgil: la popolazione straniera residente in città è pari al dieci per cento, contro una media regionale che supera leggermente il tre per cento: vuol dire che è una delle città più multietniche di tutto il Mezzogiorno italiano.

Proprio questo sarà il dato di partenza di una tavola rotonda sull’immigrazione che la Cgil Gallura ha organizzato per martedì 13 novembre.

A darne notizia è la segretaria generale della Cgil Gallura Luisa Di Lorenzo che ha invitato all’appuntamento alcuni sindaci e amministratori comunali oltre a rappresentanti di varie associazioni.

Ci sarà il Comune di Santa Teresa che ha avviato da tempo un’iniziativa di accoglienza dei migranti all’interno dello Sprar, il servizio centrale di protezione per i richiedenti asilo.

E ci sarà anche il Comune di Calangianus dove c’è una comunità per minori non accompagnati che hanno anche raccontato pubblicamente, in più di un’occasione, le loro storie di integrazione felice. Anche Calangianus infatti aveva aderito alla rete Sprar «perché convinti - aveva detto il sindaco - che l'accoglienza diffusa attraverso piccoli numeri divisi sul territorio, eviti le concentrazioni e le ghettizzazioni e mettano al centro una vera integrazione». E così è stato perché i ragazzini africani, oggi, a Calangianus vanno a scuola e partecipano con entusiasmo ad attività di carattere sociale, sportivo e ricreativo.

L’appuntamento di martedì, che si terrà alle 15,45 alla stazione marittima dell’Isola Bianca, è organizzato dal Dipartimento Immigrazione della Cgil e avrà questo titolo: “Tutto il mondo è paese. Migrazioni senza luoghi comuni».

Interverranno anche il centro antiviolenza Prospettiva Donna e l’associazione Labint che da anni si occupa dell’integrazione degli immigrati a Olbia. Dopo il dibattito verranno proiettati dei filmati sulla grande esperienza del Comune di Riace.

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