La Nuova Sardegna

Olbia

CALANGIANUS 

Appello ai raccoglitori di funghi: «Non danneggiate i terreni»

CALANGIANUS. Se in tanti esultano, quest’anno, per la abbondante raccolta di funghi che ha gratificato tanti raccoglitori e appassionati frequentatori dei boschi ai piedi del Limbara e dell’agro...

13 novembre 2018
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CALANGIANUS. Se in tanti esultano, quest’anno, per la abbondante raccolta di funghi che ha gratificato tanti raccoglitori e appassionati frequentatori dei boschi ai piedi del Limbara e dell’agro calangianese, ci sono anche coloro che, quando vedono la folla davanti ad un porcino o un pregiato ovulo, perdono la tranquillità. Più che per la raccolta indiscriminata, gli autori della protesta (che sono poi i proprietari dei terreni attraversati), se la prendono con gli appassionati che non hanno alcun riguardo per chiudende e muretti a secco con conseguenze ben immaginabili . Ciò che resta di antiche chiudende viene in molti casi abbattuto, i muri divisori hanno sempre più brecce con evidenti preoccupazioni per i padroni dei predi. «Ciò che mi stupisce- dice un proprietario-allevatore davvero esasperato – è che tanti raccoglitori vengono nei boschi per trascorrere apparentemente alcune ore a contatto con la natura E costoro, sedicenti amici del bosco, non hanno rispetto del lavoro di noi allevatori e dei proprietari che con fatica vogliono valorizzare ciò che hanno: le nostre attività Se incontrano un cancello lo aprono e non lo chiudono, spesso lo forzano, e poi se c’è un muretto a secco da superare, spesso tirato su per l’ennesima volta, lo abbattono per aprirvi un comodo varco. Ci sono per noi gravi inconvenienti. Chiediamo solo maggior rispetto per il nostro lavoro. E’ così difficile rispettare le proprietà altrui e godersi il bosco che ti accoglie ?». (p.z.)

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