La Nuova Sardegna

Olbia

Il problema resta la stagionalità, lo scorso settembre sono scaduti 11mila contratti

Sono oltre 11 mila coloro che si presentano nei locali di via Piemonte, con un contratto scaduto il 30 settembre 2018. Economia a tempo parziale, che cavalca l’onda del turismo, sempre più lunga ma...

15 novembre 2018
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Sono oltre 11 mila coloro che si presentano nei locali di via Piemonte, con un contratto scaduto il 30 settembre 2018. Economia a tempo parziale, che cavalca l’onda del turismo, sempre più lunga ma non capace di dare vita a contratti a tempo indeterminato. Alcuni di questi 11 mila lavoratori vedono il contratto in scadenza trasformato in proroga o rinnovo. Ma altri devono aggiornare la propria scheda anagrafica, per l’accertamento del cessato rapporto di lavoro. In chiusura di 2018 si arriverà a una mappatura dei disoccupati del territorio: coloro che perdono un lavoro, sottoscrivono la dichiarazione di immediata disponibilità al nuovo impiego e, in questo modo, iniziano la ricerca attiva. Un meccanismo che già si avvicina, con una attenta verifica ad eventuali rifiuti degli impieghi proposti e alla loro congruità, alla possibile riforma dei Centri per l’impiego contenuta nel Reddito di cittadinanza del M5S. Dal primo gennaio di quest’anno sono stati sottoscritti 8176 Patti di servizio, tra nuovi lavoratori e conferme di precedenti rapporti di lavoro. Il disoccupato è chi ha perso il lavoro ed è iscritto nelle liste di disoccupazione, condizione dalla quale si decade con un rapporto di lavoro che supera i 6 mesi consecutivi. Un sistema complesso, dunque, che la stagionalità degli impieghi, soprattutto nei due settori trainanti del turismo e dei servizi collegati, rende di difficile catalogazione. Si possono stimare, tuttavia, tra i 20 e i 25 mila gli iscritti alle liste di disoccupazione. Un vero e proprio esercito che fluttua tra nuovi contratti, rinnovi e Naspi.

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