La Nuova Sardegna

Olbia

Cozze, raccolta sbloccata

Cozze, raccolta sbloccata

Batteri fecali, revocata l’ordinanza di stop. Le coop: «Iter lungo, ci danneggia»

17 novembre 2018
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OLBIA. Le cozze sono libere di tornare a tavola. Il sindaco Nizzi ha revocato l’ordinanza che per la seconda volta, dopo i dati delle analisi trasmessi dalla Assl, aveva imposto il blocco della raccolta dei mitili. Nelle acque del golfo la Assl aveva infatti nuovamente riscontrato la presenza del batterio escherichia coli. Particolarmente vasta l’area interessata: Cala Saccaia, Cocciani e la zona della foce del Padrongianus. Per i mitilicoltori, quella della revoca dell’ordinanza, firmata una settimana fa, è sicuramente una buona notizia. Ma ci sono comunque non pochi aspetti ancora da chiarire. Innanzitutto, il motivo dell’inquinamento delle acque del golfo. Il Consorzio dei molluschicoltori, in occasione del primo blocco della raccolta di un mese fa, aveva puntato il dito contro gli impianti di depurazione del territorio che erano andati in tilt, generando di conseguenza una serie si sversamenti nei fiumi e quindi nel golfo. Inoltre la torbidità dell’acqua sarebbe stata causata anche dalla burrasca di fine ottobre. In ogni caso, il Consorzio dei molluschicoltori ha già criticato la lentezza dell’iter burocratico compreso tra le analisi in mare e la trasmissione dei risultati al Comune, che per legge è chiamato a ordinare lo stop. Al momento dell’ordinanza del sindaco, infatti, l’emergenza potrebbe essere già terminata. Una situazione che genera gravi danni, sia di produzione che di immagine. «La politica dovrebbe mettere in piedi un sistema di controllo e di allerta immediato e sul territorio di riferimento, senza attendere una settimana» avevano spiegato dal Consorzio. (d.b.)

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