La Nuova Sardegna

Olbia

Maxi discarica di ferro sequestrate 35 tonnellate

Maxi discarica di ferro sequestrate 35 tonnellate

L’operazione della Guardia di finanza ha portato alla denuncia di alcuni rom  I rifiuti non pericolosi erano destinati al mercato nero del sud della Sardegna

18 novembre 2018
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OLBIA. Una maxi discarica di ferro estesa su 870 metri quadrati di terreni alla periferia della città. A scoprirle e a metterle sotto sequestro sono stati gli uomini della Guardia di finanza di Olbia al comando del maggiore Marco Salvagno. In questi mesi il Comando provinciale delle Fiamme gialle, che dipende da Olbia, aveva disposto l’ intensificazione dei servizi su tutto il territorio di sua competenza. Obiettivo: individuare e reprimere particolari e insidiose forme di reati. In questa attività si inserisce l’operazione dei finanzieri di Olbia. I proprietari delle aree in cui erano stoccati i rifiuti ferrosi non pericolosi, di etnia Rom, sono stati denunciati alla Procura di Tempio.

La Guardia di finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria, svolge anche attività in materia di tutela ambientale, finalizzata da un lato alla salvaguardia della salute pubblica e dall’altro alla scoperta di fattispecie di reati connessi all’illecito smaltimento di rifiuti. Come evasione fiscale, false fatturazioni, frodi comunitarie.

Due aree di periferia, per un totale di 870 metri quadri, erano adibite allo stoccaggio di rifiuti ferrosi. Dopo aver effettuato gli accertamenti necessari a individuare i proprietari e gli utilizzatori dei siti i militari hanno deciso di fare un sopralluogo per verificare il contenuto dei container presenti e la natura dei rifiuti stoccati.

Le attività di polizia giudiziaria hanno confermato le ipotesi delle Fiamme gialle. Le oltre 35 tonnellate di rifiuti ferrosi, anche se classificati come non pericolosi, erano state accatastate sul terreno e in vecchi cassoni senza le necessarie autorizzazioni previste dalla legge. Erano inoltre pronti per la successiva rivendita “in nero” ad alcune aziende del settore che operano prevalentemente nella parte meridionale della Sardegna.

I finanzieri hanno così proceduto al sequestro dei terreni e denunciato i proprietari alla Procura di Tempio per il reato di deposito incontrollato di rifiuti previsto dalle norme del Testo Unico dell’Ambiente.

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