La Nuova Sardegna

Olbia

Quattro anni fa la crociata del procuratore Domenico Fiordalisi

In tempi recenti, la lotta all’abusivismo edilizio in Gallura è stata condotta a colpi di benna con l’arrivo a Tempio del procuratore Domenico Fiordalisi, che già aveva dimostrato di avere la ruspa...

23 novembre 2018
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In tempi recenti, la lotta all’abusivismo edilizio in Gallura è stata condotta a colpi di benna con l’arrivo a Tempio del procuratore Domenico Fiordalisi, che già aveva dimostrato di avere la ruspa facile quando era alla guida della Procura di Lanusei, in Ogliastra. Il suo esordio, nel 2014, fu alla Maddalena. Poche case abusive abbattute, ma la lista nera della Gallura era molto più lunga, con abbattimenti programmati a Santa Teresa, Palau, Arzachena, Olbia e Loiri Porto San Paolo. In tutto, almeno un centinaio di piccoli e grandi abusi edilizi. Gran parte dei quali totalmente insanabili. A quella lista nera in questi anni non ha fatto seguito l’azione delle ruspe, se non per demolire un vecchio casolare evidentemente abusivo nelle campagne di Telti. Insomma, poco più che briciole nella giungla dell’abusivismo. Altra cosa e altri tempi – erano gli anni Ottanta, esattamente il 1987 – quando l’allora assessore regionale Luigi Cogodi mandò le ruspe a Palumbalza, vicino a Porto Rotondo. Il sindaco di Olbia allora era Gian Piero Scanu. L’ordinanza di demolizione era per la villa abusiva dell’allora potentissimo ministro Dc Antonio Gava.

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