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Olbia

Olbia, il Cipnes presenta il conto: 7 milioni per la tangenziale

di Giandomenico Mele
Olbia, il Cipnes presenta il conto: 7 milioni per la tangenziale

È l’ultimo capitolo del lungo contenzioso tra il Consorzio industriale e il Ministero. In gioco ci sono un maxi risarcimento e il progetto per il raddoppio del tracciato

26 novembre 2018
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OLBIA. Un lungo contenzioso che arriva all’ultima pagina, la più importante, davanti al tribunale amministrativo regionale. Sarà infatti il Tar di Cagliari a dover dirimere la controversia tra il Cipnes e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Consorzio industriale si è costituito in giudizio contro il ministero per l’accertamento dell’obbligo di pagare la complessiva somma di 7 milioni 691mila euro a titolo di risarcimento danni a favore delle imprese appaltatrici della strada tangenziale di Olbia, oltre che per la condanna, previa adozione delle relative misure cautelari, dello stesso ministero al pagamento della suddetta somma mediante il versamento diretto a favore del Cipnes.

La vicenda. Il Consorzio, in vista della realizzazione della nuova circonvallazione, un progetto da 90 milioni di euro che prevede l’incorporazione e il raddoppio dell’attuale tangenziale, ha dovuto raggiungere un accordo di transazione per la causa che era stata intentata dall’impresa appaltatrice proprio per i lavori di realizzazione della strada tangenziale. Infatti dopo un contenzioso durato oltre 20 anni, recentemente il tribunale di Tempio con una sentenza aveva parzialmente accolto la domanda di risarcimento dell’impresa appaltatrice. Il Consorzio sostiene che gli oneri finanziari siano interamente a carico del ministero, in base all’atto di trasferimento dell’opera pubblica stradale in capo allo stesso Cipnes, sottoscritto nel 1990 con l’Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno.

No abbreviazione. Come si vede, parliamo di un’era geologica fa. Per questo il Cipnes aveva presentato istanza al Tar per l’abbreviazione, fino alla metà, dei termini previsti per la fissazione della camera di consiglio. Respinta dal tribunale. «Considerato che per la rilevanza della questione oggetto del ricorso, che coinvolge diversi soggetti pubblici e riguarda una possibile transazione, non si ritiene opportuna la riduzione di termini processuali» ha deciso l’organo di giustizia amministrativa. Il ricorso potrà comunque essere trattato, in fase cautelare, in una delle camere di consiglio di dicembre 2018. Il Cipnes era arrivato a una conciliazione con l’impresa appaltatrice, i cui crediti erano stati riconosciuti dal tribunale, per il pagamento in via transattiva della somma individuata in oltre 7 milioni. Ovviamente il Consorzio ha condizionato la validità dell’accordo al consenso proprio del ministero, sul quale andrebbero a ricadere tutti gli oneri finanziari.

Nuova infrastruttura. Un progetto epocale per la città che resta appeso a un filo spazio-temporale legato a un accordo economico per questo contenzioso che risale a più di 20 anni fa. Cipnes, Anas e Regione avevano siglato il protocollo d’intesa per la progettazione e realizzazione del programma delle nuove opere per il raddoppio della circonvallazione stradale di Olbia. L’impegno di spesa è stabilito in 90 milioni di euro. Risorse già in cassa e finanziate nell’ambito del Patto Stato-Regione. Come detto una infrastruttura strategica la cui realizzazione è però vincolata alla soluzione, attraverso una transazione, di una controversia instaurata dalla ditta appaltatrice che aveva realizzato la tangenziale di Olbia: dato che, dopo vent’anni di causa, recentemente il tribunale di Tempio aveva emesso una sentenza con cui accoglieva parzialmente la domanda risarcitoria dell’impresa appaltatrice. Ora sarà il Tar a dover decidere se il ministero debba pagare i 7 milioni di euro, avendo così però in mano anche il destino di una infrastruttura decisiva per lo sviluppo futuro della città di Olbia.

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