La Nuova Sardegna

Olbia

Tentata rapina aggravata Delussu incastrato dal Dna

di Angelo Mavuli
Tentata rapina aggravata Delussu incastrato dal Dna

La polizia fa luce sul colpo fallito da “Saponi e Profumi” e risale al responsabile Sempre lui sparò un dardo con la sua balestra contro la finestra della vicina

27 novembre 2018
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TEMPIO. Con un comunicato diffuso ieri mattina, a 48 ore dal provvedimento restrittivo, la Questura di Sassari ha reso note le motivazioni che sabato hanno portato all’arresto del 37enne Salvatore Delussu. E’ stato incastrato dal Dna estratto da un passamontagna ed è risultato lui il presunto autore della tentata rapina di un anno fa da Saponi e Profumi.

Nella nota, la questura ha scritto che l’uomo «è stato arrestato dai poliziotti in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Tempio, per tentata rapina aggravata e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere». L’episodio che ha determinato l’emissione del provvedimento restrittivo, risale al febbraio del 2017, quando un uomo, dopo essere entrato travisato con un passamontagna all’interno di Saponi e Profumi, sul trafficatissimo Viale Don Sturzo, aveva estratto un piede di porco intimando a due commessi, (che spaventatissimi cercavano di allontanarsi), di consegnare l’incasso. Dopo aver colpito uno di loro al polpaccio, aveva quindi aperto una cassa cercando d’impossessarsi del contante. A distoglierlo dalla rapina fu però l’intervento di una terza coraggiosa commessa che lo aveva messo in fuga a colpi di scopa. Ma lui, prima di fuggire, aveva anche danneggiato on il piede di porco la porta a vetri dell’esercizio.

L’uomo, già destinatario della misura di sorveglianza speciale dell’obbligo di firma, è stato poi identificato grazie al lavoro degli investigatori del vice questore Raffaele Bracale e al personale della polizia scientifica che ha confermato che il Dna estratto dal passamontagna (rinvenuto non molto distante dal luogo della rapina) è compatibile con il profilo genetico dell’uomo. Adesso, Delussu, prelevato sabato dalla sua casa di Via Romita, dove abita con i genitori, si trova nel carcere di Nuchis.

Il 37enne, nella notte fra il 6 e 7 di novembre, si era reso protagonista di un altro grave fatto. Per motivi ancora sconosciuti, poco prima delle 23 aveva scoccato un dardo da una balestra colpendo la finestra di una vicina di casa, Paola Ranedda, che si trovava all’interno dell’abitazione con il suo bimbo di 20 mesi. Il dardo, che aveva sfondato il vetro e che era stato rallentato nella sua corsa da una tenda, non aveva provocato altri danni ma molto spavento. In quell’occasione Salvatore Delussu era stato arrestato dai carabinieri.

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