La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, la domus romana sotto lo scolastico: ora il piano per il museo

di Dario Budroni
Olbia, la domus romana sotto lo scolastico: ora il piano per il museo

Caccia alle risorse per il restauro degli affreschi. Si progetta un nuovo scavo. In campo Comune e soprintendenza. L’assessore Serra: sarà aperta al pubblico

03 dicembre 2018
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OLBIA. La storia non sarà dimenticata nel buio dei sotterranei dello scolastico. Il Comune vuole riportare alla luce quella che appare come una grande ed elegante domus di epoca romana. In questi casi il percorso non è mai semplice, ma l’amministrazione sembra avere le idee chiare su come valorizzare il sito archeologico incastonato nelle fondamenta dell’ex scolastico di corso Umberto, da qualche anno trasformato in sede comunale. L’obiettivo finale è realizzare un’area museale per rendere il sito accessibile ai visitatori. Ma innanzitutto c’è da compiere un passo importante: restaurare gli straordinari affreschi trovati tra i resti dell’edificio di età imperiale. Per questo l’amministrazione Nizzi ha già chiesto un contributo alla Fondazione di Sardegna.

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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.17523261:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/12/02/news/scoperta-la-domus-segreta-1.17523261]]Affreschi da restaurare. La presenza della domus romana, con tutta probabilità una delle più importanti della città antica, era nota soltanto agli studiosi. In città quasi nessuno ne aveva mai sentito parlare. Ma adesso, come raccontato in esclusiva dalla Nuova Sardegna, il Comune, in sintonia con la soprintendenza, è intenzionato a rendere visitabile il sito. Per questo l’amministrazione ha partecipato a un bando della Fondazione di Sardegna per reperire le risorse da investire nel restauro degli affreschi scoperti 40 anni fa ma fino a oggi chiusi nei cassetti della soprintendenza. Opere di grande valore, tutte da ricomporre, che raffigurano cornici colorate e figure umane e vegetali. Servono però 80mila euro, con il 30 per cento dei costi che verrebbe co-finanziato dal Comune. «Il sito si trova in pieno centro storico ed è molto suggestivo – spiega l’assessore alla Cultura Sabrina Serra –. Stiamo lavorando in stretto contatto con la soprintendenza per renderlo fruibile. Per questo abbiamo partecipato al bando della Fondazione di Sardegna».

Un nuovo museo. Nel frattempo il Comune andrà a caccia di altre risorse per la realizzazione di un’area museale. Ma innanzitutto, come confermato dall’assessore Serra, la giunta stanzierà dei fondi per completare lo scavo, visto che la domus era stata scavata solo in parte ormai parecchi anni fa. La soprintendenza, con in prima linea gli archeologi Rubens D’Oriano e Francesco Carrera, ha già elaborato un progetto di scavo. L’obiettivo è riportare alla luce, per quanto possibile, l’antico splendore di una delle costruzioni più belle dell’Olbia romana.
 

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