La Nuova Sardegna

Olbia

La nascita di Prima Olbia tra indifferenza e fastidio

di Serena Lullia
La nascita di Prima Olbia tra indifferenza e fastidio

Battesimo dell’aula per il gruppo di dissidenti. Altana: «Ora saremo più coinvolti» Pinna, Fi: «Farà male alla maggioranza». Nizzi: «Non cambierà nessun equilibrio»

05 dicembre 2018
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OLBIA. Dal prurito all’indifferenza. Il battesimo dell’aula per il gruppo interno alla maggioranza “Prima Olbia”, suscita reazioni diverse nella coalizione che governa la città. E contraddittorie. Bastianino Monni con Valentina Mellino e Mario Altana sono ufficialmente dissidenti fedeli alla maggioranza. Rivendicano l’appartenenza alla squadra di governo, ma anche la possibilità di dissentire da scelte non condivise. Al momento della votazione che sancisce la nascita di Prima Olbia come gruppo consiliare Tore Pinna, consigliere di Forza Italia, leva la scheda. «L’ho fatto perché non sono d’accordo – afferma Pinna –. Farà solo del male a questa maggioranza. Guadate cosa è successo alla precedente giunta con le divisioni tra Pd1 e Pd2. Non li hanno fatti lavorare eppure era una buona giunta, con ottimi assessori. Mi rivolgo al consigliere Monni. Si mette a fare domande sulla variazione di bilancio quando sarebbe bastato venire in riunione di maggioranza o chiedere a me. E gli avrei dato tutte le spiegazioni». Ma il sentimento di Pinna non è quello del sindaco Settimo Nizzi. Per lui la formazione di “Prima Olbia” non cambierà di una sola virgola gli equilibri. «Siamo stati una maggioranza pre-elettorale, poi maggioranza alle elezioni, maggioranza sino alla costituzione di questo gruppo e continuiamo a esserlo ora – afferma il primo cittadino –. Non ci sono problemi. Fino a quando questa coalizione avrà anche un solo voto in più rispetto all’opposizione continuerà a lavorare per la comunità». Nizzi insiste sul dialogo e la condivisione all’interno della maggioranza. Solo qualche minuto prima il consigliere del Pd, Antonio Loriga, aveva sottolineato ancora una volta come «è triste vedere sminuito il ruolo del Consiglio con provvedimenti su cui siamo chiamati solo a pigiare un bottone perché già decisi in giunta. L’opposizione e cosa ancora più grave la maggioranza che almeno dovrebbe sapere il contenuto delle delibere». «Le cose le discutiamo ampiamente – replica Nizzi –. Ogni lunedì alle 18 c’è riunione di maggioranza. Basta venire. Sulle cose importanti non ci sono difficoltà». Pacato ma affilato il commento di Mario Altana, Prima Olbia. «Sarebbe stato più opportuno che il consigliere Pinna non parlasse in questa sede. Le scelte possono anche non essere condivise ma vanno accettate. In una maggioranza ci possono essere più gruppi, succede da tutte le parti. La differenza è se c’è la volontà o meno di essere tutti in maggioranza. Se all’interno del Consiglio alcuni sono esclusi non dalle scelta ma dalle informazioni, si crea un problema. Non possono esserci consiglieri figli di un dio minore. “Prima Olbia” non cambierà di certo le sorti della maggioranza. Nasce dall’ esigenza di capire e conoscere meglio le cose prima di arrivare in Consiglio ed essere più coinvolti. L’irrilevanza è sempre una piaga».

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