La Nuova Sardegna

Olbia

Ville abusive a Masconi ora l’inchiesta è chiusa

di Tiziana Simula
Ville abusive a Masconi ora l’inchiesta è chiusa

La Procura di Tempio ha notificato a 23 persone l’avviso di concluse indagini  I difensori degli indagati hanno presentato istanza di dissequestro al Riesame

06 dicembre 2018
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TEMPIO. Il blitz degli agenti della polizia locale era stato messo a segno il 24 novembre scorso al termine di una meticolosa attività di indagine che andava avanti dal 2014. I sigilli disposti con provvedimento del gip Andrea Pastori su richiesta del procuratore Gregorio Capasso, titolare dell’inchiesta, erano scattati nella frazione di San Pasquale, nella lottizzazione abusiva di Masconi: a finire sotto sequestro, nove ville realizzate al posto di case coloniche in un vasto terreno frazionato, in zona agricola, a cavallo tra i comuni di Tempio e di Santa Teresa. Ventitré gli indagati, tra venditori e acquirenti delle ville, proprietari dei lotti, proprietario del terreno, costruttori, progettisti e direttore dei lavori, ai quali, la Procura di Tempio ha notificato l’avviso di conclusione indagini.

L’inchiesta, dunque, è chiusa.

La Procura contesta agli indagati il frazionamento di terreni in lotti, la realizzazione di fabbricati residenziali e la successiva vendita dei terreni fabbricati, tutto ciò in zona agricola. Oltre alla costruzione di nove immobili (sette nel territorio comunale di Tempio e due in quello di Santa Teresa), la Procura contesta anche la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria, tra cui la strada di accesso alle abitazioni.

Destinatari del provvedimento sono: Renato Lattuneddu in qualità di progettista e direttore dei lavori, Giovanni Andrea Cudoni, Gianfranco Cudoni, Luca Fedi, Maria Grazia De Zorzi, Aldo Tedde, Rinaldo Borri, Mara Bodini, Domenico Radice, Marco Lucchetti, Stefano Pellici, Roberto Sangalli, Luca Marini, Alessandro Gilardi, Flavia Morellato, Paolo Sodini, Agata Finardi, Francesco Zanchi, Andrea Brigada, Luigi Mainetti, Oscar Papa, Yevhen Bughera, Olha Bughera.

I difensori degli indagati, gli avvocati Agostinangelo Marras e Giancomita Ragnedda sono già passati al contrattacco presentando istanza di dissequestro al tribunale del Riesame di Sassari. Mentre la difesa chiede il dissequestro degli immobili, il Comune ha disposto l’ordinanza di demolizione delle ville e il ripristino dello stato dei luoghi. Nell’ordinanza si rileva che i nuovi lotti individuati, rispetto agli originali, «sono stati oggetto di ulteriori e successivi frazionamenti e di atti di compravendita tra diversi soggetti tanto da modificare forma e dimensione dei lotti originali che risultavano invece al momento del rilascio delle concessioni edilizie». Si attende ora la decisione del Riesame. Mentre il procuratore Gregorio Capasso annuncia che terrà alta l’attenzione sulla tutela dell’ambiente e sul contrasto all’abusivismo edilizio.



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