I prelievi. Nella stazione dei carabinieri di Porto San Paolo la Procura ha conferito l’incarico a Maria Bonaria Corrias, direttore dell’Arpa Nuoro-Ogliastra. Poi, come disposto dal procuratore Gregorio Capasso, la lunga tappa in discarica. Qui il personale specializzato dell’Arpas ha prelevato una serie di campioni nell’area finita sotto sequestro a fine novembre. I campionamenti sono cominciati in tarda mattinata e sono proseguiti fino alla sera. Accertamenti che hanno riguardato i rifiuti sequestrati il 28 novembre ma anche i fanghi prelevati il 19 settembre dai carabinieri di Loiri Porto San Paolo, oltre che tutti i rifiuti che si trovano in discarica e ritenuti di interesse per le indagini. Presenti, oltre il personale Arpas, anche i Noe, un tecnico per ogni parte offesa, cioè il comune di Olbia e la Provincia, e infine gli avvocati delle persone indagate.
L’inchiesta. Lo scorso 28 novembre i Noe avevano messo sotto sequestro (poi parzialmente convalidato) parte della discarica. L’inchiesta della procura vede indagate sei persone, tra cui il presidente del Cipnes Mario Gattu e il responsabile del settore igiene ambientale Gianni Maurelli. I dirigenti del Cipnes sono difesi dall’avvocato Marzio Altana, che ieri ha assistito agli accertamenti in discarica insieme ai legali Alberto Sechi, Carlo Bonsano, Flaminia Conti e Roberto Onida, che difendono i rappresentanti e presidenti dei cda delle società che gestiscono gli impianti di depurazione da cui provengono i fanghi e le società di trasporto che hanno portato il carico a Olbia. (d.b.)