La Nuova Sardegna

Olbia

Raccolta dei rifiuti avanti a singhiozzo

di Angelo Mavuli
Raccolta dei rifiuti avanti a singhiozzo

Proteste nei rioni: «Il servizio lascia molto a desiderare» Sotto accusa anche gli utenti che non rispettano i calendari

12 dicembre 2018
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TEMPIO. Nonostante le risorse finanziarie impiegate, il rinnovo dei mezzi e le raccomandazioni di “bon ton” al personale più prossimo alla gente, il servizio di raccolta della nettezza urbana, soprattutto in città, lascia ancora a desiderare. L’osservazione, che riguarda tutti i quartieri, arriva dai cittadini. I quali non parlano solo dell’atteggiamento degli incaricati specifici del ritiro o degli autisti dei mezzi, ma anche del comportamento di “cittadini utenti”, molti dei quali ancora, forse non hanno capito il cambio di marcia del servizio stesso e la necessità anche di una collaborazione fattiva fra le due parti. Quella che svolge il servizio: l’Unione dei Comuni, Rti Ambiente Italia Srl con Econord Spa e coloro che ne usufruiscono: i cittadini. Le ultime lamentele sulla raccolta con una serie infinita di segnalazioni pervengono, per esempio, dal centro storico, che gravita fra il Parco delle Rimembranze, Corso Matteotti, Piazza Italia e via Gramsci, nel cui perimetro orbitano Via Goffredo Mameli, Via Masaniello, Via Iosto, Via San Simplicio, Via Asilo e Via Sant’Antonio, solo per citarne alcune. Le disfunzioni in questa ampia zona ma anche in altri rioni, si verificano sia nel servizio di raccolta da parte degli addetti, sia per l’atteggiamento di cittadini comuni che, incredibilmente, nottetempo, per esempio, abbandonano i sacchetti dell’immondizia di fronte ad altre abitazioni. Un’abitudine scorretta che richiederebbe, forse, più che l’intervento di un agente, l’azione di un operatore sanitario.

Per quanto concerne, invece, gli operatori ecologici, «a fronte di alcuni solerti e attenti al loro lavoro, fa da contraltare la pessima raccolta messa in essere da altri, scortesi, impermeabili a qualunque tipo di osservazione, reticenti anche a fornire le giuste richieste di informazione sul servizio», dicono alcuni utenti. In alcune vie, per esempio, il barattolame, ( per il quale si richiederebbe almeno un passaggio in più), non è stato ritirato per oltre un mese e mezzo. «Era diventata una sfida fra noi e uno scorbutico operatore - racconta una signora -. Noi ogni settimana, nella giornata indicata dal calendario, lo esponevamo, sempre più voluminoso, e lui continuava ad ignorarlo. Alla fine, siamo dovuti ricorrere ad un assessore che ha provveduto a farlo ritirare da un altro operatore più volenteroso». Un’altra deficienza del servizio riguarda, invece, «l’inattendibilità del numero verde i cui operatori disponibilissimi all’ascolto sarebbero invece del tutto inattendibili nelle loro indicazioni. Nonostante le loro assicurazioni di intervento immediato non accade mai nulla e il disservizio rimane insoluto per mesi. Segno evidente che la comunicazione non va mai oltre la cornetta del telefono».

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