La Nuova Sardegna

Olbia

Lunedì il Puc in Consiglio a crescere sono le frazioni

di Serena Lullia
Lunedì il Puc in Consiglio a crescere sono le frazioni

In aula il piano urbanistico nato dalla concertazione del Comune con la Regione  Il sindaco Lai: «Strumento che potenzia il comparto alberghiero e crea sviluppo»

13 dicembre 2018
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INVIATA A LOIRI. Rottamata l’ingannevole previsione di metri cubi da città di 16mila abitanti, arriva in Consiglio il reale paese del futuro. Un centro di 6mila e 60 residenti tra 10 anni. Con uno sviluppo di metri cubi armonico tra coste e interno. Che dirotta nei borghi un terzo dei volumi a disposizione. Abbandona l’idea dei condomini-alveare e punta sugli hotel di lusso con vista mare. Il Puc arriva in aula lunedì mattina per l’adozione. L’amministrazione del sindaco Francesco Lai aveva indicato il Piano urbanistico come impegno del secondo anno di mandato. E nell’ultimo anno e mezzo, con l’assessore all’Urbanistica Pinuccio Maludrottu, ha consumato le gomme dell’auto nei viaggi a Cagliari. Il Puc che sarà discusso lunedì è frutto della concertazione con la Regione. Meno metri cubi. Che la Regione abbia sforbiciato i metri cubi del vecchio Puc non deve sorprendere. Erano stati calcolati sulla base di uno studio demografico dopato. Che indicava Loiri con 16mila abitanti tra dieci anni. Cifra impossibile da raggiungere anche per la popolazione più prolifica. Scendendo a una previsione più realistica di 6.060 abitanti anche i volumi si sono dimezzati. In tutti i comparti. «Ma questo non ci ha impedito di pianificare lo sviluppo del territorio, non solo di Loiri e Porto San Paolo ma anche delle frazioni», spiega il sindaco Lai.

Zone F. Ci sono quasi 170mila metri cubi da trasformare in cemento sulla fascia costiera. 70mila diventeranno hotel. Nel Puc dei sogni erano 359mila. «Il ridimensionamento non blocca lo sviluppo – afferma l’assessore Maludrottu –. Anzi. Ci consente di puntare su un ricettivo-alberghiero di altissima qualità. 4 e 5 stelle. E il residenziale non sarà certo l’edilizia degli anni Duemila. Ville, non residence alveari».

Zone C. Loiri e Porto San Paolo sono gli unici centri urbani riconosciuti. Per la loro espansione ci sono 198 mila metri cubi. Prima ne erano ipotizzati 447 mila.

Zone B. Per il completamento dei centri di Loiri e Porto San Paolo ci sono 112mila metri cubi.

Frazioni superstar. Lo sviluppo dei borghi è la scommessa vinta dalla giunta Lai. Il punto di partenza della discussione con la Regione non era stato per nulla rassicurante. Applicando i freddi parametri del decreto Floris, nessuna frazione avrebbe avuto diritto di crescere. Congelate. «Seguendo un percorso avviato dall’ex sindaco Giuseppe Meloni con fermezza abbiamo spinto la Regione a fare un ragionamento diverso per consentire alle frazioni di svilupparsi – spiega Lai –. Con uno sforzo progettuale enorme abbiamo sviluppato i progetti guida, che non sono altro che piani di lottizzazione. Con una identificazione puntuale di edificato e opere di urbanizzazione abbiamo così pianificato nel dettaglio i nuovi volumi».

Lo spirito. «Questo è un Puc realmente approvabile che consente un adeguato sviluppo del territorio, con regole certe e un indirizzo chiaro – conclude il sindaco –. Far sviluppare i borghi, vera anima del territorio. Potenziare il comparto alberghiero per dare risposte alle continue richieste turistiche. Consentire a Loiri di proseguire nello sviluppo che da anni lo rende centro di attrazione per molte famiglie, per la vicinanza con Olbia e l’elevata qualità della vita».

Gli step. Dopo l’adozione di lunedì entro 60 giorni i cittadini potranno presentare le osservazioni e l’Ufficio del piano dovrà dare il suo parere. Il Puc potrà tornare quindi in aula per l’approvazione definitiva.

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