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Allarme per la moria di nacchere Preoccupazione anche per i ricci

Allarme per la moria di nacchere Preoccupazione anche per i ricci

BUDONI. Per studiare il fenomeno legato alla moria delle nacchere, la Regione investirà 200mila euro e sottoscriverà un protocollo d’’ntesa per la realizzazione di una rete delle aree naturali...

16 dicembre 2018
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BUDONI. Per studiare il fenomeno legato alla moria delle nacchere, la Regione investirà 200mila euro e sottoscriverà un protocollo d’’ntesa per la realizzazione di una rete delle aree naturali protette. Il problema viene segnalato anche a Budoni attorno all’isolotto di Ottiolu. «Tra le praterie di posidonia abbiamo contato più di cento nacchere di circa trenta centimetri» dice il responsabile della società di salvamento a mare Lorenzo Michieli.

«Da un recente controllo, abbiamo però notato che tre di queste erano abbattute sulla sabbia ormai morte. Siamo purtroppo al corrente di questa moria in tutto il bacino mediterraneo ma, speravamo che per effetto delle correnti, questo fenomeno non interessasse l’isolotto».

«Ci preoccupa – prosegue – che questo parassita possa distruggere tutta la colonia e sarebbe un grande disastro per il nostro mare visto che la pinna nobilis essendo un mollusco filtratore, purifica l’acqua assorbendo inquinanti e patogeni. Le nacchere, crescono circa dieci centimetri ogni anno e solo a quaranta centimetri si riproducono, sarebbe un vero peccato se sparissero perché sono diventate ormai metà di attrazione di tanti subacquei. Siamo anche preoccupati infine – chiude Michieli – anche per la tutela dei ricci di mare, riteniamo che la raccolta seppure autorizzata sia eccessiva e che si stia andando a spopolare il nostro mare». (s.s.)

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