La Nuova Sardegna

Olbia

«Rimborsi per le missioni una polemica insensata»

di Walkiria Baldinelli ; w
«Rimborsi per le missioni una polemica insensata»

Palau, il sindaco replica alle accuse della minoranza guidata da Paola Pischedda «I viaggi a Cagliari, Roma e Milano? Tutti incontri fondamentali per i cittadini»

17 dicembre 2018
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PALAU. L'amministrazione respinge al mittente le accuse del gruppo di opposizione “Obiettivo Palau” sui costi dei rimborsi spesa per le missioni istituzionali.

««È una polemica organizzata - commentano dal palazzo comunale -, un disegno preconfezionato di una minoranza impreparata. Preoccupati delle troppe spese, peraltro legittime, i consiglieri di opposizione non si interrogano sull’obiettivo delle 6 missioni a Cagliari. Non si chiedono neppure il perché di un viaggio a Roma e Milano per incontrare i 550 proprietari di Punta Sardegna e Porto Rafael: eppure la Pischedda dovrebbe conoscere bene i tempi tecnico/giuridici di certi procedimenti»

. L'amministrazione annuncia che dopo 50 anni, acquisirà ben 33 lottizzazioni, così come vuole la legge. «Era da fare prima - dice il sindaco Franco Manna -, anche la stessa Pischedda avrebbe dovuto farlo quando era assessora all’Urbanistica. Ci stiamo riappropriando del nostro territorio ormai privatizzato. Come da programma elettorale, non abbiamo legami con nessuno, non rappresentiamo o lavoriamo per società proprietarie di beni immobiliari, futuri volumi da realizzare o consorzi da gestire, lavoriamo solo per i palaesi. Eccome se la missione è istituzionale».

L'amministrazione sottolinea che l’auto del Comune è stata rottamata. «Ma la minoranza non lo sa, come non sa che questa amministrazione fin dall’inizio del mandato ha chiesto che venissero documentate per intero tutte le spese di missioni politiche o dei funzionari. Tutti devono sapere cosa paga l’ente pubblico e quanto invece paga di tasca l’amministratore o il funzionario con soldi propri - aggiunge il sindaco Franco Manna -, ecco perché non c’è traccia di tali dettagli nelle missioni effettuate durante i mandati precedenti».

Quanto alle accuse al primo cittadino di aver ridotto le sedute consiliari a una sterile lettura delle proposte di delibera, Manna controbatte: «I miei consiglieri sanno parlare con cognizione di causa, peccato che la minoranza evita di aprire confronti in consiglio comunale. Finora- chiude Franco Manna -, abbiamo solo assistito a una sterile dichiarazione di voto della Pischedda e la simultanea alzata di mano contraria in stile marionetta di tutta l’opposizione. E si assiste anche al voto contrario su temi da loro stessi in passato ritenuti importanti. Chi cambia spesso casacca e squadra spesso confonde ciò che deve dire o fare».

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