La Nuova Sardegna

Olbia

Sit in davanti al Mater: «Prima la sanità pubblica»

Sit in davanti al Mater: «Prima la sanità pubblica»

La manifestazione pacifica è stata organizzata dal gruppo “Caminera noa” Presenti anche i comitati che presidiano gli ospedali di Tempio e La Maddalena

17 dicembre 2018
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OLBIA. Alcune decine di persone, con striscioni e bandiere ieri mattina hanno manifestato davanti all’ingresso del nuovo ospedale Mater Olbia, che da qualche giorno ha aperto i suoi primi labratori, per riaffermare il primato della sanità pubblica e dire ancora una volta no alle strutture private che drenano risorse e posti letto. È stata una manifestazione assolutamente pacifica, “guardata a vista” da carabinieri e polizia. A organizzarla il movimento Caminera noa che già aveva promosso un precedente sit in di protesta la scorsa estate. Hanno aderito e partecipato Potere al Popolo Gallura, Rifondazione Comunista, “A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna””, Usb e Cobas, il Comitato cittadino in difesa dell’ospedale Paolo Merlo dellla Maddalena, il Presidio "Abali basta" Occupazione ospedale Dettori di Tempio, il collettivo Resistenza Gallura e altri gruppi proveniente da Ghilarza e Muravera.

«Alla base delle proteste – hanno ribadito i promotori della manifestazione – ci sono i 600 milioni ricevuti dalla struttura dalle casse pubbliche, un contributo, sostengono i contestatori, che sottrarrebbe risorse preziosi ad altri ospedali del territorio. E poi i problemi di sempre, tagli, ridimensionamenti, sprechi e chiusure che lascerebbero parecchie zone dell'Isola prive di adeguata assistenza. Malumori che hanno ricevuto anche l'appoggio di una decina di sindaci, che minacciano addirittura le dimissioni se non arriveranno al più presto risposte e rassicurazioni dalle istituzioni, regionali e centrali».

Pochi – anzi, nessuno – gli olbiesi presenti. Al contrario, l’amministrazione comunale nei giorni scorsi aveva preso le distanze da questo genere di iniziative. «Vogliamo stigmatizzare le azioni di quelle persone che manifestano il loro disappunto nei confronti del Mater Olbia– avevano detto il sindaco Settimo Nizzi e il presidente del consiglio comunale Giampiero Mura – pensare che questo tipo di atteggiamento possa essere utile a risolvere problemi di altri ospedali, è un grave errore. Il Mater Olbia fa parte della rete ospedaliera sarda, è una struttura che accoglie tutti i cittadini, una risorsa importantissima per tutta la Regione. Si tratta di un ospedale di eccellenza grazie al quale sarà ridotta la mobilità verso le strutture sanitarie della Penisola. Prendiamo le distanze da questo tipo di manifestazioni che hanno la presunzione di far apparire come negativa l’apertura del Mater, quando si tratta invece di un importante risultato per tutta la comunità sarda, un risultato perseguito per molti anni, finalmente raggiunto e del quale dovremmo gioire tutti.(m.b.)

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