La Nuova Sardegna

Olbia

Troppe pale eoliche, Luogosanto si oppone

Troppe pale eoliche, Luogosanto si oppone

Il sindaco Pirredda: «Sì alle fonti energetiche alternative e rinnovabili, ma non si deve esagerare»

18 dicembre 2018
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LUOGOSANTO. Troppe pale eoliche nel territorio di Luogosanto. Il Comune si oppone e cerca di alzare la voce. E' facile notare che, da qualche tempo, il panorama ambientale della Gallura sta cambiando. «E purtroppo non in meglio - secondo gli amministratori -. Ad un occhio, più o meno attento, non può sfuggire che le campagne si stanno riempendo di pale eoliche: un'invasione metallica non programmata e irrazionale che sta creando un nuovo panorama ambientale. Il territorio del Comune di Luogosanto è a vocazione agricolo-pastorale, ma certamente anche a vocazione turistico-ambientale che necessita di attenzione bipartisan che provenga sia dal pubblico che dal privato». Il comune di Luogosanto ha affrontato il dilagare incontrollato del cosiddetto “mini eolico” con le armi a sua disposizione, poche, a dire tutta la verità rivelatesi non sufficienti. Luogosanto ha cercato di agire modificando il proprio Puc per introdurre una regolamentazione che contemperasse le esigenze di tutela del territorio e di sviluppo delle energie rinnovabili, nel tentativo di evitare fenomeni speculativi e lo stravolgimento del paesaggio. «L’amministrazione comunale - dice il sindaco Agostino Pirredda - è sempre stata favorevole allo sviluppo delle fonti energetiche alternative e rinnovabili a condizione che tale sviluppo fosse armonico con la difesa del suo territorio e della sua economia e che il consiglio comunale potesse avere voce per valutare i progetti meritevoli». L'opposizione è arrivata alla Corte Costituzione che ha dato torto al Comune: il mini eolico si può fare ovunque. «Le leggi dello Stato in materia di fonti energetiche hanno sottratto ai comuni qualunque potere d'iniziativa. Leggi centralistiche nazionali che vanno in senso contrario rispetto all'autonomia locale. Anche la Regione non ha usato correttamente i pochi poteri previsti dalla legge: è mancata un'approfondita analisi e mappatura, per esempio, le zone non idonee all’insediamento del mini eolico», aggiunge Pirredda. Il Comune di Luogosanto ha agito, dopo lunga riflessione e calcolando i costi/benefici sul territorio, opponendosi con una delibera contro l’installazione di impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabile. Questo ragionamento ha portato il Comune ad opporsi al dilagare incontrastato di produzione “industriale” di energia. «L’amministrazione comunale - chiude preoccupato il sindaco - su questo problema si è trovata con le spalle al muro, di fronte a un dilemma difficile da risolvere: agire in difesa dei propri diritti, oppure nascondere la testa sotto la sabbia? Abbiamo, con coraggio, scelto di percorrere la prima strada. Consapevoli che i problemi non sono sempre di facile soluzione e dagli esisti scontati; ma decisi a concretizzare l’impegno per la risoluzione dei problemi reali della nostra collettività». (s.d.)

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