La Nuova Sardegna

Olbia

Alluvione, l’ultimo rivolo 10 persone davanti al gup

Alluvione, l’ultimo rivolo 10 persone davanti al gup

Sotto accusa l’ex vicesindaco Careddu, l’ex assessore Bacciu, dirigenti e tecnici Udienza rinviata per verifiche sugli atti di conclusione delle indagini preliminari 

21 dicembre 2018
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OLBIA. È slittata al 17 gennaio l’udienza preliminare per la seconda tranche della maxi inchiesta sull’alluvione del 18 novembre 2013, relativa all’esondazione dei canali Siligheddu e Gadduresu e del Rio Ua Niedda. Sotto accusa, l’ex vicesindaco di Olbia Carlo Careddu, oggi assessore regionale i Trasporti, l’ex assessore ai Lavori pubblici Davide Bacciu e altri otto tra dirigenti, ingegneri e geometri: Tino Azzena, Mauro Scanu, Paolo Meloni, Francesco Pisanu Luigi Sanna, Sergio Usai, Claudio Vinci e Michele Territo, per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Ma ieri – a distanza di cinque anni dall’alluvione, costata la vita, in città, a sei persone – non è stato possibile aprire l’udienza preliminare a causa della necessità da parte del gup di fare delle verifiche relative agli atti di conclusione delle indagini preliminari (l’ultimo atto, quello corretto, sarebbe stato notificato solo ad alcuni difensori). L’udienza è, dunque, slittata.

La Procura contesta ai dieci indagati una serie di omissioni relative a progettazioni e lavori nei canali che esondarono. Stando all’accusa, dirigenti e assessori avrebbero autorizzato la realizzazione delle opere di sistemazione idraulica del Rio Seligheddu nonostante l’inadeguatezza dell’alveo, e l’esecuzione di modifiche ai ponticelli lungo il rio Ua Niedda in assenza dello studio idrogeologico e idraulico riguardante la stima delle portate di piena.

I familiari di Francesco Mazzoccu e di suo figlio Enrico si costituiranno parte civile con l’avvocato Elias Vacca, i familiari di Anna Ragnedda, con l’avvocato Mario Perticarà. Gli altri difensori stanno valutando.

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