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Elettrodotto, il caso finisce a Roma

Elettrodotto, il caso finisce a Roma

Berchidda, una interrogazione del M5s. Terna replica: «C’è un accordo dal 2013»

21 dicembre 2018
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BERCHIDDA. È un percorso irto di ostacoli e polemiche quello dell’elettrodotto che Terna intende realizzare per esportare l'energia verso la penisola. L'alta tensione attraverserà vari Comuni del nord Sardegna e Berchidda risulta pesantemente colpito con irreversibili danni per ora solo ambientali. Sul fronte delle conseguenze causate dai campi elettromagnetici alla salute umana e animale, infatti, la letteratura scientifica non è ancora univoca.

La storia: nel 2006 Terna lancia il progetto con due linee Buddusò-Tempio e Tempio- Santa Teresa. Motivazione: fornire maggiore energia alla Costa. Si sa però che la Sardegna produce più di quanto consuma. Dal 2006 al 2013 ci sono stati vari incontri ma senza sentire la popolazione locale. Alcuni dati sul territorio di Berchidda sono preoccupanti: 63 tralicci di 40 metri di altezza circa e linee aeree per 18 chilometri di attraversamento di un ambiente ad alto pregio naturalistico in cui nidificano specie protette come la rarissima aquila del Bonelli (inserita tra le sei specie nazionali a più alto rischio di estinzione) che vola tra vigneti docg e siti di salvaguardia. Il sindaco di Berchidda Andrea Nieddu si oppose duramente nel 2015 trovando sponda nell'ex assessore regionale Paolo Maninchedda e in tanti sindaci. Nel marzo 2018 il Comune di Berchidda formula a Ministero e Terna nuove osservazioni per chiedere che anche l'ultimo tracciato sia rivisto. «Le infrastrutture vanno realizzate nel rispetto dei territori e delle popolazioni locali. I nostri viticoltori, allevatori e agricoltori sono ancora i soggetti di un'economia che, pur nelle difficoltà, è custode della natura – dice il sindaco Andrea Nieddu – è discutibile la scelta di consegnare porzioni pregiate dei nostri territori a un'opera che segue la filosofia di esportare l'energia. Su questo tema l'approccio doveva essere quello opposto: usare le nostre risorse per noi sardi». L'obiettivo è ora di limitare i danni di alcune scelte e per questo interviene il deputato del Movimento 5 stelle Nardo Marino che scrive a due ministeri, Ambiente e Mise. «Ritengo che i territori interessati debbano essere tutelati – dichiara il deputato M5s –. Sono troppo preziosi dal punto di vista ambientale ed economico per la Gallura e quindi meritano massima attenzione». L’interrogazione punta a ottenere riscontri sulle iniziative che il Governo intende adottare per favorire una variante del progetto e un confronto tra le comunità interessate dall’opera e Terna Spa. Immediata la risposta di Terna: «Sulla linea elettrica Santa Teresa – Tempio – Buddusò, nel 2013 è stata firmato un verbale con la Regione e i Comuni interessati, per individuare insieme le aree da destinare al percorso della linea elettrica. Nel 2014, dopo la firma del verbale, è stato avviato il procedimento autorizzativo dell’opera».Terna ribadisce «la completa disponibilità a incontrare nuovamente la comunità e le istituzioni locali per confrontarsi e individuare la soluzione ambientalmente più sostenibile per il territorio.(s.d.)

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