La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Gli ex 155 alloggi militari sono stati ceduti al prezzo simbolico di 1 euro dalla Regione al Comune. La firma del contratto ieri mattina a Roma, a meno di ventiquattro ore dall'ultimo passaggio formale in aula consiliare con il quale l'ente locale aveva dichiarato la volontà di acquisire gli immobili nel patrimonio comunale. Quasi 150 famiglie, da decenni, occupano le abitazioni nelle località Vaticano, Giotto, ex Artiglieria e Colombaia, Camiciotto, Guardia Vecchia ed ex Ospedaletto. Ora potranno acquistare al valore di mercato degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si chiude così un lungo percorso iniziato nel 2004. Un primo accordo era stato siglato nel 2008, cinque anni dopo con l'accordo di programma Stato-Regione erano stati assegnati al Comune maddalenino risorse per 2,5milioni di euro per i lavori di urbanizzazione delle aree in cui ricadono gli alloggi. L'atto di cessione è stato stipulato nella sede di rappresentanza della Regione, alla presenza di un notaio. Nei mesi scorsi l'assessorato degli enti locali aveva provveduto alla ricognizione di tutti i beni da cedere. «Sono case abitate da decenni – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu –. Gli attuali residenti potranno acquistarle, grazie a una norma approvata con la Finanziaria 2018 in corso di pubblicazione sul Buras (il bollettino ufficiale della Regione), sulla base della normativa prevista per l’edilizia residenziale pubblica. Anche in questo caso, la Regione si è mossa nell’interesse degli enti locali e della collettività, mettendo a frutto le dismissioni statali recenti e passate. Nel Comune maddalenino in particolare abbiamo voluto procedere, senza indugi o e ritardi, a spronare l’amministrazione ad adottare la variante che consente il rilancio turistico-ambientale dell’importante patrimonio pubblico che insiste sull’isola di Caprera. Mi riferisco all’ex ClubMed e al compendio di Punta Rossa». Soddisfatto il sindaco Luca Montella. «Sono acquisizioni strategiche per La Maddalena – dichiara il primo cittadino – . La cessione riguarda anche diversi immobili che potranno essere utilizzati direttamente dall’ente locale per scopi pubblici. È l'ennesima soddisfazione di essere riusciti a risolvere un problema che coinvolge almeno 500 persone – sottolinea –, e che, senza ostinazione, non si sarebbe conclusa. Risolvere al primo mandato una vicenda del genere, già da sola giustifica il sacrificio di essersi candidati. Con buona pace anche di chi soffre quando altri raggiungono i risultati». Quanto all'ex ClubMed sottolinea: «È stato il primo atto che abbiamo portato in Regione, anche questo giaceva nelle stanze da dieci anni. Ora è il momento di parlare anche di Punta Rossa, su cui stiamo spronando anche noi la Regione, per evitare che si adottino soluzioni scollegate l’una dall'altra. Appena l’ente cagliaritano ci darà i documenti che mancano licenzieremo entrambe».