La Nuova Sardegna

Olbia

Sanità, sindaci soddisfatti «Ma ora servono i fatti»

di Angelo Mavuli ; w; Una “richiesta verbale” alla giunta Pigliaru da parte dei sindaci dell’Unione dei comuni Alta Gallura «perché si mantengano subito gli impegni assunti dall’esecutivo regionale a favore della sanità tempiese». Questa la prima decisione assunta, a cui si aggiunge la fine dell’occupazione del Paolo Dettori. Ma quella che ieri pomeriggio doveva essere inizialmente una assemblea degli undici sindaci dell’Unione dei comuni, che si sarebbe potuta concludere con le dimissioni in massa dei primi cittadini, dopo le risposte dell’assessore regionale Luigi Arru si è trasformata in una conferenza stampa di Andrea Biancareddu e di Marisa Careddu,(sindaco di Luras), supportati dal direttore dell’Unione Jean Francine Murgia. I due hanno ringraziato il prefetto di Sassari «per l’attenzione con la quale ha seguito la vicenda», il Presidio «che per oltre due mesi ha tenuto altissima l’attenzione sull’ospedale» ed infine «quanti, politici e semplici cittadini si sono uniti nella lotta». «La nostra vigilanza - ha detto Biancareddu -, rimarrà comunque altissima sia affinchéle promesse per Otorino, Chirurgia, Terapia semintensiva e Medicina vengano mantenute, ma anche perché vogliamo che venga riaperto immediatamente il Punto nascita: già da due mesi, infatti, il reparto di Ostetricia e Ginecologia può contare su tutti i medici. Non esiste più, quindi, la motivazione per la quale era stato chiuso il servizio. E’ un provvedimento che pretendiamo. Una cosa è arrivare alla richiesta di proroga con un reparto funzionante, un’altra cosa è chiedere una proroga per un reparto non più funzionante». Da Biancareddu un accenno neanche troppo velato «al silenzio assordante sul Paolo Dettori da parte dei consiglieri e degli assessori regionali galluresi». Vede e apprezza il “bicchiere mezzo pieno” Marisa Careddu che esprime anche vicinanza a Emiliano Deiana, presidente Anci e sindaco di Bortigiadas e ad Agostino Pirredda, sindaco di Luogosanto per i problemi familiari che in questo momento li angustiano. Giustificati anche gli altri sindaci assenti, che il 21 novembre durante una assemblea indetta dal Presidio, avevano espresso la volontà di dimettersi nel caso le richieste non venissero accolte. «Alla luce di quanto finora ottenuto, responsabilmente rimaniamo tutti al nostro posto, nella consapevolezza che altro dovrà essere dato a questo territorio. Vedi Punto nascita, ampliamento della Medicina e dell’Hospice». Prima della conferenza stampa, Andrea Biancareddu e Marisa Careddu hanno avuto un incontro con Alessandro Cordella e Antonio Masoni, promotori del comitato di occupazione.
Sanità, sindaci soddisfatti «Ma ora servono i fatti»

Accolti positivamente gli impegni presi dall’assessore Arru: ma restiamo vigili L’Unione chiede però interventi sul punto nascite: «Si riapra immediatamente»

23 dicembre 2018
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TEMPIO. Una “richiesta verbale” alla giunta Pigliaru da parte dei sindaci dell’Unione dei comuni Alta Gallura «perché si mantengano subito gli impegni assunti dall’esecutivo regionale a favore della sanità tempiese». Questa la prima decisione assunta, a cui si aggiunge la fine dell’occupazione del Paolo Dettori.

Ma quella che ieri pomeriggio doveva essere inizialmente una assemblea degli undici sindaci dell’Unione dei comuni, che si sarebbe potuta concludere con le dimissioni in massa dei primi cittadini, dopo le risposte dell’assessore regionale Luigi Arru si è trasformata in una conferenza stampa di Andrea Biancareddu e di Marisa Careddu,(sindaco di Luras), supportati dal direttore dell’Unione Jean Francine Murgia.

I due hanno ringraziato il prefetto di Sassari «per l’attenzione con la quale ha seguito la vicenda», il Presidio «che per oltre due mesi ha tenuto altissima l’attenzione sull’ospedale» ed infine «quanti, politici e semplici cittadini si sono uniti nella lotta».

«La nostra vigilanza - ha detto Biancareddu -, rimarrà comunque altissima sia affinchéle promesse per Otorino, Chirurgia, Terapia semintensiva e Medicina vengano mantenute, ma anche perché vogliamo che venga riaperto immediatamente il Punto nascita: già da due mesi, infatti, il reparto di Ostetricia e Ginecologia può contare su tutti i medici. Non esiste più, quindi, la motivazione per la quale era stato chiuso il servizio. E’ un provvedimento che pretendiamo. Una cosa è arrivare alla richiesta di proroga con un reparto funzionante, un’altra cosa è chiedere una proroga per un reparto non più funzionante».

Da Biancareddu un accenno neanche troppo velato «al silenzio assordante sul Paolo Dettori da parte dei consiglieri e degli assessori regionali galluresi».

Vede e apprezza il “bicchiere mezzo pieno” Marisa Careddu che esprime anche vicinanza a Emiliano Deiana, presidente Anci e sindaco di Bortigiadas e ad Agostino Pirredda, sindaco di Luogosanto per i problemi familiari che in questo momento li angustiano. Giustificati anche gli altri sindaci assenti, che il 21 novembre durante una assemblea indetta dal Presidio, avevano espresso la volontà di dimettersi nel caso le richieste non venissero accolte. «Alla luce di quanto finora ottenuto, responsabilmente rimaniamo tutti al nostro posto, nella consapevolezza che altro dovrà essere dato a questo territorio. Vedi Punto nascita, ampliamento della Medicina e dell’Hospice». Prima della conferenza stampa, Andrea Biancareddu e Marisa Careddu hanno avuto un incontro con Alessandro Cordella e Antonio Masoni, promotori del comitato di occupazione.

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