La Nuova Sardegna

Olbia

La Corte dei conti bacchetta l'Authority: ci sono tanti soldi da spendere nei porti

di Giandomenico Mele
La Corte dei conti bacchetta l'Authority: ci sono tanti soldi da spendere nei porti

La magistratura contabile interviene per le incompiute all’Isola Bianca e a Golfo Aranci. Le priorità sono gli interventi di dragaggio e di manutenzione dei fondali nella canaletta di accesso 

24 dicembre 2018
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OLBIA. Spendere le notevoli risorse economiche a disposizione. Sembra un paradosso in tempi di tagli e “spending review”, ma solo in apparenza: se si considera che il monito inviato dalla Corte dei conti, nella relazione contabile alla Autorità di sistema portuale della Sardegna per l’ex Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci, riguarda gli investimenti in infrastrutture. Spendete i soldi, dunque.

La relazione. «Le spese in conto capitale evidenziano un incremento del 17 % rispetto al 2016, passando da 792 a 927 euro, a fronte di stanziamenti previsti nel 2017 per 62,8 milioni – spiega la Corte dei conti nella relazione inviata alla AdSP Mare di Sardegna -. Ciò denota la persistente difficoltà dell’ente a realizzare le opere infrastrutturali programmate, come già evidenziato da questa Corte nel precedente referto. Si invita, pertanto, l’AdSP ad impiegare le notevoli risorse a disposizione, accelerando l’iter delle opere programmate».

Una sollecitazione che nasce dalle ottime performance economiche arrivate soprattutto per merito del porto Isola Bianca di Olbia, che primeggia per il traffico commerciale a livello nazionale. Nel 2017 l’ex AP di Olbia e Golfo Aranci ha registrato un incremento del 10% dell’avanzo finanziario rispetto al 2016. L’avanzo di amministrazione mostra un incremento dell’8% passando dai 113,2 milioni del 2016 ai 121,9 milioni del 2017. L’avanzo economico si incrementa del 107%, da 2,2 a 4,5 milioni, mentre il patrimonio netto ammonta a 79,1 milioni, con un incremento (+6%) pari all’avanzo economico.

Gli investimenti. Spazio dunque agli investimenti. I soldi da spendere ci sono e dovranno essere convogliati in primis sulle opere infrastrutturali, a partire dagli interventi già programmati nel Piano triennale: come dragaggi, manutenzione e potenziamento delle banchine o nuova viabilità. Al porto dell’Isola Bianca uno degli interventi strategici verte proprio sulla manutenzione dei fondali della canaletta di accesso, che consentirà l’ingresso in banchina di nuovi giganti del mare. Verranno progressivamente rimossi i cumuli sabbiosi anche negli specchi acquei nelle zone vicine ai moli dell’Isola Bianca, con lavori che interesseranno in particolare la darsena tra i moli numero 3 e 4 e il lato est del porto, cioè i moli 7, 8 e 9 solitamente dedicati alle navi da crociera.

Anche in questo caso l’obiettivo è portare i fondali a una profondità tale da consentire l’ormeggio anche per le navi di maggiore stazza, non inferiore agli 11 metri. I soldi da spendere per realizzare gli interventi ci sono e dovranno essere convogliati in primio luogo sulle opere infrastrutturali, a partire dagli interventi già programmati nel piano triennale: come dragaggi, manutenzione e potenziamento delle banchine o, ancora, nuova viabilità.

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