La Nuova Sardegna

Olbia

Qualità e consumo il mondo del vino spiegato ai ragazzi

Il progetto di Sas Janas ha coinvolto 150 studenti della città Al Panedda e all’università le lezioni sul bere responsabile 

24 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. In classe si studia anche il vino. Degustazioni, visite guidate e lezioni hanno aiutato 150 giovani a scoprire tutti i segreti del vino e anche gli effetti di un consumo poco consapevole. E tutto questo attraverso la nuova edizione di un progetto nato appunto con lo scopo di promuovere storia e tradizione ma anche l’importanza del consumo responsabile della bevanda. In cabina di regia l’associazione Sas Janas, con il sostegno dell’assessorato comunale alla Pubblica istruzione guidato da Sabrina Serra. Il progetto, che si è da poco concluso e intitolato come sempre “Bevi meno, meglio e responsabilmente”, ha coinvolto in tutto 150 studenti dell’istituto tecnico Panedda e del Polo universitario di Olbia. L’obiettivo è stato quello di promuovere il consumo consapevole e moderato del vino, una bevanda capace di raccontare la storia e la cultura di ogni territorio e che rappresenta ormai anche un elemento fondamentale del settore turistico, come accade per esempio in Gallura con il vermentino. «Spesso però il vino viene indicato come capro espiatorio e considerato alla stessa stregua di qualunque altra sostanza alcolica, anche la più banale – afferma Claudia Pirina, presidente di Sas Janas –. Invece per proteggere i ragazzi dallo smodato consumo di alcol è necessaria una informazione corretta ed efficace. Il problema non si risolve certo con il divieto del consumo delle bevande alcoliche».

Il vino e gli studenti. Nel corso del progetto “Bevi meno, meglio e responsabilmente” l’associazione Sas Janas ha messo in campo una serie di attività come degustazioni, incontri e dibattiti incentrati sulla storia del vino, sulla qualità del prodotto, sul legame con il territorio e sull’enoturismo. Inoltre gli studenti dell’istituto Panedda e dell’università di Olbia hanno potuto incontrare direttamente i produttori di vino e visitare anche alcune cantine del territorio. Un modo per scoprire da vicino il funzionamento del mondo dell’enologia. Durante il progetto, curato nei dettagli dal sommelier Antonello Mariotti, sono stati coinvolti l’assessorato comunale alle Politiche giovanili e la polizia locale per sensibilizzare i ragazzi alla guida sicura e responsabile. «Ringraziamo l’assessore Sabrina Serra, la polizia locale con Ettore Marcucci e Manuela Lullia e il loro comandante Giovanni Mannoni – commenta la presidente di Sas Janas, Claudia Pirina –. E naturalmente il polo universitario di Olbia con le docenti Maria Giovanna Brandano e Silvia Battino, l’istituto Panedda con il dirigente Gianni Mutzu e i suoi collaboratori, tutti gli studenti che hanno preso parte al progetto, la Cantina Murales di Piero Canopoli, la Cantina Tanca Raina dei fratelli Cau, la Cantina Tamponi e il personale del museo del sughero di Calangianus».



La tragedia

Tre vite e tre famiglie distrutte nello schianto sulla Sassari-Alghero

di Davide Pinna
Le nostre iniziative