La Nuova Sardegna

Olbia

Nella guerra degli Altana ora ci sono due indagati

Nella guerra degli Altana ora ci sono due indagati

La Procura di Tempio ha chiuso le indagini nei confronti dei fratelli Mario e Paolo  Sono accusati di simulazione di reato ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni

29 dicembre 2018
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OLBIA. Altana contro Altana. La politica non c’entra nulla, benché tutti e tre i fratelli Altana, Mario, Paolo e Marzio abbiano alle spalle – chi più, chi meno – esperienza amministrativa nei comuni di Olbia e di Palau. I tre sono invece protagonisti di una vicenda giudiziaria che vede come parte offesa Marzio Altana, avvocato ed ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica del comune di Olbia nella prima giunta Giovannelli e per 27 anni, ininterrottamente, amministratore prima di Palau e poi di Olbia, e indagati dalla Procura di Tempio, i suoi due fratelli, Paolo, ex consigliere a Palau nella giunta Pala, e Mario, avvocato anche lui, e attuale consigliere comunale ad Olbia, recentemente passato al gruppo dissidente di maggioranza “Prima Olbia”. Una guerra tra fratelli approdata in Procura, con al centro della vicenda un immobile, un ristorante di Palau, di cui i tre Altana sono comproprietari. Locale chiuso al momento dei fatti contestati perché era in corso un procedimento di sfratto.

Il pubblico ministero Mario Leo ha concluso le indagini preliminari: a Paolo e Mario vengono contestati i reati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e simulazione di reato. Stando all’accusa, i due, in concorso tra loro, avrebbero sostituito la serratura del ristorante di cui erano comproprietari col fratello Marzio, nonostante il locale fosse stato dato in custodia a quest’ultimo nelle more del giudizio civile per sfratto intentato nei confronti del titolare dell’attività. Ma, stando a quanto poi emerso nel corso delle indagini, i due fratelli Altana avrebbero dichiarato falsamente alla polizia, presentando tanto di denuncia, che c’era stato un furto con effrazione della serratura del portoncino. Il fatto è accaduto nel marzo 2018. Alcuni vicini avevano visto due persone armeggiare vicino alla porta del ristorante. Alla polizia intervenuta sul posto, i due fratelli avrebbero detto che la porta era stata forzata dai ladri. Quindi, avevano sporto denuncia al commissariato di Porto Cervo. Ma nel corso delle indagini sarebbe emerso che non c’era stato nessun furto e che erano stati loro a sostituire la serratura del ristorante. Paolo e Mario Altana sono difesi d’ufficio dall’avvocato Carla Puddu. (t.s.)

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