La Nuova Sardegna

Olbia

OROSEI

Canto polivocale, da oggi la rassegna

Sino a domenica l’evento “Il lamento del Mediterraneo”

04 ottobre 2019
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OROSEI. Nelle sedi degli oratori di Sas Animas, Santa Croce, del Rosario e nell’ex Montegranatico comincia oggi ad Orosei, la tre giorni dedicata al canto polivocale di tradizione orale. La rassegna “Il lamento del Mediterraneo”, vedrà coinvolti sette gruppi di cantori, quello Corso di Pieve de a Serra, i sardi Cuncordu de Cuglieri, de Orosei e di Castelsardo, il coro siciliano della Confraternita del SS Sacramento e quello polacco Teatr Zar Wroclaw. Un appuntamento di caratura internazionale che anticipa le celebrazioni per il più grande riconoscimento culturale che sarà presto assegnato dall’Unesco ai gruppi sardi polivocali di tradizione orale. Orosei, Cuglieri, Castelsardo, Santu Lussurgiu, Bosa Aggius, Tempio e Bonnanaro con i canti sacri della Sardegna saranno riconosciuti patrimonio immateriale dell'umanità e condivideranno il prestigioso riconoscimento con i canti a tenores che avevano già ottenuto questo traguardo nel 2007. Ad Orosei fin dal XV secolo il patrimonio musicale tramandato oralmente dai cantori è stato sigillato nel tempo dalle confraternite ospitanti, quella di Santa Croce, fondata nel 1620, il Rosario, nel 1676 e Sas Animas nel 1720. Sono state le confraternite a mettere al sicuro parole, musica e riti facendo attraversare all'essenza di quest'isola ben cinque secoli di storia. Solo 4 paesi in Sardegna, oltre ad Orosei, vantano lo stesso primato e sono Cuglieri, Castesardo e Santu Lussurgiu. La tre Giorni prenderà il via alle 10 nell’ex Montegranatico con la proiezione di documentari riguardanti la Settimana Santa di Orosei, Mussomeli (Sicilia), Cuglieri e La Pieve Di a Serra in Corsica. (s.s.)

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