La Nuova Sardegna

Olbia

Avvocato del Parco, atto illegittimo

Avvocato del Parco, atto illegittimo

La Maddalena, il ministero annulla l’atto del presidente per un legale esterno

12 ottobre 2019
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LA MADDALENA. Dopo la bacchettata sulle mani per la nomina del direttore facente funzioni Emanuela Rio, il ministero dell’Ambiente interviene su un nuovo atto del Parco. Annullandolo. Nel caso specifico l’affidamento di incarico a un avvocato. Con una disposizione urgente il presidente dell’ente, Fabrizio Fonnesu, aveva dato mandato al direttore di conferire un incarico di consulenza a un legale del foro di Tempio. Il professionista avrebbe dovuto fornire consulenza continua al presidente, al direttore a al personale e coadiuvare l’Avvocatura dello Stato nella preparazione degli atti per la costituzione in giudizio. Atto illegittimo secondo il ministero con una lunga serie di motivazioni. Tutti gli enti parco hanno già un consulente di eccellenza che è l’Avvocatura dello Stato. «Non è consentito alle amministrazioni intervenire nelle prerogative difensive dell’organo legale dello Stato». Il ministero ricorda poi al Parco i presupposti di legittimità per poter assegnare incarichi esterni. «Deve aver accertato preliminarmente l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; l’eventuale proroga dell’incarico originario è consentita, in via eccezionale al solo fine di completare il progetto; devono essere preventivamente determinati durata, oggetto e compenso della collaborazione». Punti che, sottolinea sempre il ministero «sono già contenuto nel Regolamento recante disciplina per il conferimento degli incarichi di collaborazione. Pertanto il conferimento dell’incarico di consulenza esterna avrebbe dovuto definire compiti specifici e risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell’amministrazione conferente. Nel caso di specie l’incarico si configura di ampia consulenza legale non collegata a una particolare attività e quindi in contrasto con quanto espressamente disposto dalla normativa. Alla luce delle illegittimità riscontrate l’atto è annullato».

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