La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, l’aeroporto del futuro: «Sinergie con Alghero»

di Giandomenico Mele
Olbia, l’aeroporto del futuro: «Sinergie con Alghero»

Il Costa Smeralda cresce ancora ma le sue infrastrutture ormai sono sature Nel bilancio Geasar bene gli utili da bar e ristoranti, meno quelli dai parcheggi

12 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Una miniera d’oro, troppo piccola per sostenere la crescita e destinata ad esaurimento. L’aeroporto di Olbia tra 20 anni non sarà più in grado di gestire il traffico turistico con elevati picchi di stagionalità. La pista, nonostante gli interventi previsti per questo inverno, denuncerà limiti invalicabili sulla capacità di volo. La soluzione? Pensare a sinergie con Alghero. Il futuro del nord Sardegna sarà un sistema aeroportuale che collega i due scali di Olbia e Alghero.

Geasar. «Olbia ha raggiunto i tre milioni di passeggeri, che sono concentrati nei 4 mesi estivi, abbiamo il picco di stagionalità più alto d’Europa per un aeroporto – ha spiegato recentemente Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar -. L’infrastruttura aeroportuale di Olbia è arrivata alla saturazione, abbiamo predisposto un ampliamento dell’aerostazione per garantire la capacità di traffico fino al 2040, ma la pista ci pone dei limiti e oltre una certa data l’aeroporto di Olbia non riuscirà più a sostenere il traffico previsto». Stante la difficoltà ad allungare la stagione turistica, lo sviluppo di sinergie con Alghero diventa il futuro prossimo.

Doppio scalo. Un tema che è stato affrontato di riflesso anche ieri all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, durante l’appuntamento del Sardinia Tourism Call2Action dedicato al “Turismo culturale ed archeologico”. Un progetto realizzato dall’aeroporto in collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo, all’interno del Piano di azioni di promozione e comunicazione attraverso il sistema degli scali sardi. Durante l’analisi dei dati turistici aerei affrontata da Antonio Usai, docente di Economia del turismo dell’università di Sassari, è stata segnalata la sempre maggiore tendenza degli operatori turistici di regalare transfer ai propri clienti che atterrino su Alghero e poi si spostino ad Olbia. Un metodo che serve a compensare le criticità di Olbia durante il periodo estivo e a incentivare i voli sullo scalo della Riviera del Corallo, poiché soprattutto sul mercato nazionale lo scalo di Alghero può vantare tariffe aeree più concorrenziali. Un sistema misto, dunque, dove l’anomalia di due scali così poco distanti tra loro potrebbe trasformarsi da criticità a opportunità.

Utili da bar e ristoranti. Una miniera d’oro, dicevamo, anche se con spazi troppo piccoli. Perché Geasar continua a macinare utili, come si evince dal bilancio del 2018 depositato nelle scorse settimane. La gallina dalle uova d’oro è Cortesa, la società che si occupa delle attività commerciali “non aviation”. I ricavi crescono complessivamente di circa 1,3 milioni di euro e il loro incremento percentuale è superiore a quello registrato in termini di crescita di passeggeri. La crescita percentuale dei punti Food&Beverage rispetto al 2017, pari al 12,53%, ha superato la crescita dei passeggeri: confermando come gli interventi di ammodernamento adottati fossero necessari per una più efficace penetrazione all’interno dei vari punti vendita. Contestualmente, il processo di regolazione degli slot aeroportuali, che ha consentito una più omogenea distribuzione dei voli, ha contribuito a contenere i picchi di traffico e le criticità operative.

Parcheggi. I ricavi del parcheggio mostrano una crescita inferiore al traffico (+4,95%). Il risultato va valutato positivamente, dice la relazione al bilancio, se analizzato alla luce del crescente abusivismo delle soste e della crescita della concorrenza dei posti auto gratuiti legati alla proliferazione di centri commerciali con parcheggi non presidiati.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative