La Nuova Sardegna

Olbia

Le minoranze all’attacco: no alla piazza multicolor

di Angelo Mavuli
Le minoranze all’attacco: no alla piazza multicolor

È polemica dopo la bocciatura del progetto da parte della Soprintendenza «Totale pasticcio: sbagliata la scelta dei materiali in una zona storica della città»

15 ottobre 2019
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TEMPIO. Dopo la bocciatura della Soprintendenza di Sassari al coloratissimo progetto di Piazza XXV aprile (“alcuni interventi non possono essere eseguiti”), scoppia la protesta delle forze politiche cittadine.

Già tempo fa, sul “caso” venne presentata un’interrogazione consiliare e l’allora sindaco Andrea Biancareddu disse che il progetto nasceva in resina colorata, inadatta per la “Citta di Pietra” “solo ed esclusivamente per mancanza di fondi”.

Tempio Libera. «Oltre il danno, la beffa. Coloro che hanno approvato quel progetto devono dimettersi per manifesta incapacità amministrativa - dice Monica Liguori -. Non solo gli amministratori avevano in animo di eseguire un'opera abusiva, ma tentavano anche di far passare come opera eccelsa un progetto che è quanto di più esteticamente inappropriato per Tempio. A parte le problematiche di natura procedimentale, ci si chiede anche quale valutazione abbia indotto la giunta a proporre resine colorate in una piazza che era splendida, realizzata in granito e sanpietrini».

Ripensare Tempio. «Si tratta di un grande pasticcio e di lavori raffazzonati all'insegna dell'improvvisazione e del pressapochismo - aggiunge Bastiana Carta -. I lavori per collocare resine colorate al posto dei bellissimi ciottoli è avvenuto senza le necessarie autorizzazioni della Soprintendenza. La risposta definitiva dello stesso ufficio, arrivata a fine luglio dopo il perfezionamento della richiesta, impone però modifiche sostanziali compreso anche il parziale ripristino della pavimentazione in pietra. Come gruppo consiliare di minoranza, esprimiamo grande preoccupazione riguardo al destino di una piazza storica simbolo di Tempio e sui costi aggiuntivi che andranno a gravare sulla città. Abbiamo nettissima l’ennesima prova dell’incapacità di questa amministrazione».

Il Pci. «Chi pagherà l’obbrobrio di quanto fatto in questi anni dalla giunta Biancareddu-Addis in Piazza XXV Aprile? Lo studio che ha ideato nel cuore della Città di Pietra il progetto o l'assessora competente, non più assessora, ma ancora con ampi poteri? O la giunta tutta che ha dimostrato per l'ennesima volta di sperperare denaro pubblico per opere di nessun gusto, bocciate anche dagli enti superiori? Credo - dice il segretario Nicola Luciano - che ognuno di questi attori debba risarcire la città. Rivolgo il ringraziamento del Pci invece, a Mario Addis del Pd per il coraggio civile di denunciare le irregolarità».

L’assessore. Intanto, ieri pomeriggio, l’assessore Francesco Quargnenti ha scritto in una nota che «in settimana, dopo avere recepito le modifiche richieste dalla Soprintendenza, inizieranno i lavori per la pavimentazione della piazza». Quargnenti afferma anche che l’intervento della Soprintendenza per lui «non è una bocciatura ma una indicazione per semplificare il progetto. I lavori - scrive ancora - dureranno sessanta giorni e il costo dell'intervento sarà di circa 129 mila seicento euro».

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