La Nuova Sardegna

Olbia

Incendiata l’auto di una guardia

di Serena Lullia
Incendiata l’auto di una guardia

È la quarta volta per Giovanni Azara, responsabile provinciale Enpa. L’autore ripreso dalle telecamere

20 ottobre 2019
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OLBIA. Volto coperto e liquido infiammabile in mano. La persona, presumibilmente un uomo, che alle prime ore del mattino ha dato fuoco all’auto di Giovanni Azara, dipendente del Cipnes e guardia zoofila, è impressa nelle immagini delle telecamere. I carabinieri della stazione di Olbia portano avanti le indagini per risalire all’autore dell’attentato avvenuto poco dopo le 2 a Berchiddeddu. In fiamme il fuoristrada Gran Cherokee parcheggiato davanti all’abitazione di Azara. L’auto gli era stata prestata da un amico. Non è la prima volta che l’uomo subisce degli attentati incendiari. Questo è il quarto in pochi mesi. E nel mese di settembre del 2017 ignoti avevano imbrattato la parete della sua abitazione con la scritta “Spie infami”. L’episodio era stato denunciato alle forze dell’ordine.

L’attentato. Poco prima delle 2,30 di sabato mattina i vigili del fuoco di Olbia sono intervenuti nella frazione di Berchiddeddu. Davanti alla casa di Giovanni Azara, un fuoristrada aveva preso fuoco. Le fiamme hanno avvolto rapidamente la parte anteriore della macchina. Nonostante il pronto intervento della squadra di soccorso, il mezzo è andato distrutto. L’area è stata bonificata e messa in sicurezza.

Le indagini. I carabinieri di Olbia portano avanti le indagini. Che si sia trattato di un atto doloso lo confermano le immagini della telecamera installata da Azara per controllare la strada da cui si accede alla sua casa. Si vede una persona incappucciata che cosparge con del liquido infiammabile il cofano del fuoristrada. E poi gli dà fuoco.

La vittima. Giovanni Azara è un dipendente del Consorzio industriale e una stimata guarda zoofila. Come responsabile provinciale dell’Enpa per il nord Sardegna, l’ente nazionale per la protezione degli animali, svolge un’attività di controllo sul territorio a difesa dei diritti degli animali. Più volte ha denunciato delle persone per maltrattamenti. Ed è questa una delle piste che vengono seguite dagli investigatori i per risalire al responsabile dell’atto incendiario della notte scorsa. Al vaglio dei carabinieri c’è tutta l’attività svolta da Azara, ma vista la vicinanza con l’ultimo attentato, le attenzioni si concentrano in particolare sull’ultimo mese. Azara spesso collabora con la Procura di Tempio nelle indagini che riguardano casi di maltrattamenti di animali.

I precedenti. A metà agosto le fiamme avevano divorato al Lancia Delta di Azara parcheggiata poco distante dalla sua abitazione nel borgo di Berchiddeddu. Il forte odore di benzina aveva insospettito gli investigatori che non avevano escluso la natura dolosa dell’incendio. A metà settembre era finita in cenere l’auto della moglie e quella del suocero, una delle quali era stata acquistata recentemente. Le fiamme avevano raggiunto anche gli infissi della casa di fronte alla quale le auto erano in sosta.



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