La Nuova Sardegna

Oristano

seneghe

Il carnevale della tradizione

Il carnevale della tradizione

“San Fianzas”, “Su Cabodo”: ruoli e figure che ritornano

22 gennaio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





SENEGHE. Si perde nella notte dei tempi la tradizione che lega la festa di san Sebastiano, santo patrono del paese, al carnevale, che da queste parti rappresenta veramente un appuntamento sentito da tutta la comunità. Quello seneghese è un carnevale unico nel suo genere perché, fedele alla tradizione, segna l’ingresso dei diciottenni nella società degli adulti. Sono proprio loro, infatti, ad organizzarlo nei minimi particolari, rispettando una tradizione che si tramanda fedele nel tempo. Domenica scorsa, Sas Fianzas (i diciottenni), insieme al comitato organizzatore della festa di santa Maria e santa Elisabetta, hanno dato il via alle celebrazioni del carnevale 2013, con i balli in piazza che proseguiranno fino al martedì grasso.

La particolarità del ballo, eseguito nella caratteristica “Pratza de sos ballos”, è rappresentata dalla disposizione delle coppie: gli uomini davanti uno a fianco all’altro, le donne, disposte in modo analogo, ma dietro. In questo modo, la donna, è costretta a ballare con il cavaliere che si trova davanti e, come accadeva fino a qualche decennio fa, se il cavaliere per una ragione qualunque non era di suo gradimento, poteva decidere di saltarlo scegliendo quello che si trovava subito dopo, rompendo un equilibrio codificato, denominato: “Su cabodo”.

Il cavaliere scartato subiva un vero e proprio affronto che non poteva rimanere senza conseguenze. E la vendetta veniva consumata alla fine del carnevale: il martedì grasso, durante “Sas Andantzas”, quando i ruoli vengono invertiti. Al momento del cambio, da ballo sardo ad “Andantzas”, le donne rimangono ferme e i cavalieri avanzano di una posizione, andando a formare una nuova coppia.

In quel momento il cavaliere che era stato “saltato”, quando, nel cambio, si trova davanti la dama che lo aveva ignorato, esce dal ballo e la lascia in mezzo alla piazza senza cavaliere, costringendola ad uscire a sua volta. A quel punto, la vendetta era stata consumata.(pi.maro.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative