La Nuova Sardegna

Oristano

«La circonvallazione non la vogliamo» Parte la petizione

di Enrico Carta
«La circonvallazione non la vogliamo» Parte la petizione

I residenti di alcune vie contestano il nuovo tracciato L’assessore replica: «Li incontrerò, ma il traffico diminuirà»

05 giugno 2014
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ORISTANO. L’assessore la prende con ironia. Chi risiede in alcune vie della zona di Sa Rodia un po’ meno. Gli abitanti di via della Libertà, via Mattei e via Morosini sono in allarme e, in pochi giorni, hanno raccolto parecchie firme che finiranno assieme a quelle di altri residenti direttamente sulle scrivanie di chi in Comune decide.

Colpa della nuova circonvallazione, o meglio del cambio di percorso che la nuova circonvallazione subirà rispetto alle originarie intenzioni. Doveva passare nella zona del campo prova per il golf, nel prolungamento di viale Repubblica, ma qualcosa in questi mesi è cambiato e la strada inizierà cinquecento metri più in là, dove ci sono le case.

Due varianti successive al Piano Urbanistico hanno fatto da preludio al tracciato della strada che, nei piani dell’amministrazione, ha l’obiettivo di evitare che il traffico in arrivo dal ponte di Brabau continui a congestionare alcune vie strategiche della città.

Così, mentre i cittadini raccolgono le firme nel tentativo di far cambiare idea all’amministrazione, l’assessore alla Viabilità, Filippo Uras, si lascia andare ad una battuta: «Protestano? Allora è tutto nella norma. Non c'è un solo provvedimento che venga accolto con soddisfazione, mi meraviglierei dei contrario. In realtà, stiamo preparando un incontro con i cittadini della zona per discutere delle loro esigenze. Di certo non possiamo tenere conto solo di alcune famiglie, perché abbiamo da amministrare un’intera città e perché siamo convinti che l’opera, al di là di quel che si sostiene, farà diminuire il traffico».

In attesa di capire come andrà a finire, un salto nel passato è necessario. Nei mesi scorsi, una missione a Roma del sindaco e degli assessori Filippo Uras ed Efisio Sanna ha consentito al Comune di recuperare un finanziamento da un milione e ottocentomila euro. Erano soldi che il Comune aveva in cassa dal 2004, ma chi era passato dalle parti di piazza Eleonora si era dimenticato di usarli, tanto che stavano per ritornare al mittente senza passare più da Oristano. La mediazione col ministero ha quindi sortito gli effetti sperati e ora quella che viene considerata un’arteria fondamentale per snellire il traffico in più zone della città può nascere.

Il problema però non è più questo, bensì il cambio di percorso. I piani dell’amministrazione, al momento prevedono che la nuova circonvallazione costeggi il palasport di Sa Rodia. Proprio in quel tratto sono previste due rotatorie. Da lì si dovrebbe proseguire sino ai parcheggi dietro l’ospedale San Martino evitando così alle auto di entrare in città. Ma tutto il traffico, secondo i firmatari della petizione andrà a congestionare proprio quelle tre vie, spostandosi da via Cagliari e da viale Diaz verso la circonvallazione. Per i residenti il traffico diventerebbe un incubo e gli incidenti stradali tornerebbero a moltiplicarsi.

Diverso il parere dell’assessore Filippo Uras che replica: «C’è la disponibilità a discutere, ma non posso accontentare tutti. L’opera è valida e non porterà un’iniezione di traffico a Sa Rodia. È vero che il vecchio Puc prevedeva un altro percorso, ma non è esattamente quello che avrei fatto io. Lo stiamo attuando, quel Puc, ma non possiamo appiattirci. E la circonvallazione nasce proprio perché una gran quantità di auto evitino le vie in cui quei cittadini abitano».

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